Ieri e oggi due giorni i dipendenti della Cesare Fiorucci Spa si sono riuniti in assemblea sindacale a seguito della notizia dell'acquisto di 20 tonnellate di prodotto stagionato (la maggior parte salami ma anche bresaola) da società esterne.

Dalle assemblee, scrivono in una nota i sindacati di settore, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, è emerso il grave comportamento della direzione aziendale. I sindacati ritengono deplorevole che il più grande salumificio italiano abbia posto in cassa integrazione i dipendenti da gennaio a giugno e non abbia programmato la produzione, la stagionatura per i mesi estivi dei salami ricorrendo alla esternalizzazione della produzione, vietata, per altro, dall'articolo 4 del contratto nazionale dell'industria alimentare.

Tutte le maestranze si sentono indignate per tale fatto e nonostante abbiano sempre messo al primo posto senso di appartenenza e responsabilità, facendo negli anni enormi sacrifici economici, ora dicono basta.

Per questo, in maniera compatta, all'unanimità, per trasmettere il loro stato di indignazione e per rivendicare il rispetto del contratto nazionale, la Rsu ha deciso di indire lo sciopero nella giornata di domani, 22 luglio 2021.