“La logistica è un settore fondamentale per un Paese che può contare su scorte piuttosto limitate”. A sostenerlo il segretario nazionale della Filt Cgil Stefano Malorgio, aprendo i lavori a Lodi dell’assemblea nazionale di quadri, delegati e attivisti del settore della logistica e del trasporto merci delle Federazione dei trasporto della Cgil, aggiungendo che “nonostante questa centralità, il comparto vale il 9% del nostro prodotto interno lordo, nel corso degli anni la politica non ha corrisposto la necessaria attenzione, se si considera che nel corso del tempo si è scelto di fondare la concorrenza sulla riduzione del costo del lavoro”.

“Ora abbiamo bisogno - sostiene il segretario generale della Filt Cgil - che il confronto che si è aperto con il ministro Orlando sulla logistica preveda alcuni interventi. Il primo è normativo sugli appalti privati perché gli interventi che hanno destrutturato gli appalti non hanno funzionato, producendo appalti e subappalti, poca efficienza e peggioramento delle condizioni di lavoro. Un appalto si deve fare non per ridurre il costo del lavoro ma esclusivamente per questioni organizzative”. 

"Bisogna inoltre intervenire - spiega infine Malorgio - per distinguere tra cooperazione sana e non sana che danneggia soprattutto la prima. Dal punto di vista strutturale abbiamo bisogno di un grande piano nazionale della logistica dentro al quale affermare che la multinazionale che viene ad investire in Italia lo deve fare, rispettando le regole per il lavoro, l’ambiente ed il territorio. L'Italia si sta trasformando in un grande nastro trasportatore manovrato da multinazionali che non producono ricchezza per il Paese. Un presupposto che si riflette negativamente sulle condizioni di lavoro”.

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