Otto ore di sciopero nazionale e presìdi territoriali in tutti gli stabilimenti del gruppo. Oggi (mercoledì 23 giugno) è una giornata decisiva per le sorti della Whirlpool, in particolare per lo stabilimento di Napoli. “Durante il presidio di venerdì 18 – spiegano i segretari nazionali Barbara Tibaldi (Fiom Cgil), Massimiliano Nobis (Fim Cisl) e Gianluca Ficco (Uilm Uil) – siamo stati ricevuti in delegazione al ministero dello Sviluppo economico. Il dicastero ci ha confermato purtroppo che Whirlpool sarebbe intenzionata ad aprire le procedure di licenziamento collettivo a partire dal 1° luglio”.

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I sindacati dei metalmeccanici ritengono “inaccettabile una minaccia del genere da parte aziendale a ridosso della fine del blocco dei licenziamenti” e intendono chiedere alla multinazionale “che essa sia ritirata”. Fiom, Fim e Uilm sollecitano il governo a “farsi garante del piano industriale Whirlpool violato impunemente da parte aziendale”. Da qui la decisione di una nuova giornata di mobilitazione, oggi, “a sostegno della trattativa e contro l’arroganza aziendale”.

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