Cordoglio, tristezza e ricordo. Sono queste le reazioni del territorio alla notizia della scomparsa dell'ex segretario generale della Cgil, arrivata a metà pomeriggio. Tantissimi gli attestati di stima. Per il sindacato è una serata triste. Nelle note e nei comunicati di chi l'ha conosciuto o è cresciuto durante la sua segreteria, nei post sui social, nelle foto che danno, per una volta, al caos consueto di Facebook un solo volto, quello gentile e fiero dell'ex segretario, si riflette l'omaggio di un territorio che parla con una sola voce, da Nord a Sud.

L'album dei ricordi, istituzionali, ma anche di tante compagne e tanti compagni delegati o militanti, ricostruisce, pagina dopo pagina, frase dopo frase, il periodo in cui Epifani è stato leader del sindacato di Corso Italia.

"La morte improvvisa di Guglielmo Epifani ci addolora tutti", ha scritto Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania. "L’Italia e il mondo politico sindacale perdono una figura di rilievo", è il commento  del segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. "Chi ha difeso i lavoratori non sarà mai solo. Grazie Compagno Segretario!", lo ha salutato con un post su Facebook Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria, mentre in un comunicato ufficiale la Cgil Umbria annuncia bandiere listate a lutto nelle Camere del Lavoro per la morte dello storico segretario sindacale, fortemente legato alla regione.

"La sua prematura scomparsa  - commenta Umberto Colombo, segretario generale della Camera del Lavoro di Como -  ci lascia attoniti e ci trasmette un vuoto immenso. Guglielmo ha dedicato la propria vita alla Cgil e al mondo del lavoro: lo ha sempre fatto con grande passione, intelligenza e attenzione al confronto. Tutta la Cgil di Como ricorderà sempre il suo impegno per la difesa dei diritti e si stringe alla famiglia".

"Immenso dolore e tristezza nell'apprendere della morte del compagno Guglielmo Epifani", ha scritto sui social la Cgil Caserta.

"La scomparsa di Guglielmo Epifani lascia un grande vuoto e un forte dolore - scrive Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil delle Marche -. Era un uomo e un dirigente sindacale profondo, determinato, colto e raffinato che non faceva mai mancare un suo sorriso gentile... Ciao Guglielmo".

"Mi è tornato in mente il suo sostegno e il suo affetto (almeno io l’ho percepito così) in due momenti non facili della mia vita sindacale e personale - ha scritto Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze -. Perché la differenza la fanno sempre le persone, qualsiasi sia il ruolo che rivestono".

"Un pezzo importante della storia del nostro sindacato che se ne va. Un uomo e un sindacalista perbene", si legge sulla pagina Facebook della Cgil Valle d'Aosta.

"Ciao Segretario, è stato un onore ed un privilegio la tua guida nel nostro impegno e nella nostra militanza", le parole del segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.

"L'improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani ci lascia di stucco e senza parole. Siamo profondamente addolorati e ci stringiamo alla moglie Giusi", è il saluto della Cgil Roma e Lazio. “Se ne è andato un “cavaliere” della Cgil. Proprio così. Guglielmo possedeva la gentilezza di un galantuomo di altri tempi e al contempo la passione e l’ardore del militante innamorato del proprio lavoro, che aveva elevato a missione. Non si può non essergli affezionati e grati. E non si può, in questo momento, non essere tristi e addolorati. Il sindacato, la politica, il Paese hanno perso una persona perbene. Lo ricordiamo – continua la nota della Cgil Roma e Lazio – qualche mese fa, al funerale di Raffaele Minelli, ex segretario della Camera del Lavoro di Roma: un’ulteriore testimonianza, se ce ne fosse bisogno, del legame profondo e mai interrotto con la sua Cgil, l’organizzazione cui aveva dedicato gran parte della sua vita. Guglielmo ci lascia un’eredità importante: la difesa della dignità del lavoro, costruita giorno per giorno. Un insegnamento che, specie di questi tempi, confusi e maledetti, il sindacato dovrà dimostrare di saper raccogliere e mettere in pratica".

"Autorevolezza, lucidità e rigore intellettuale sono state le doti che hanno fatto di Guglielmo Epifani un grande sindacalista e un grande segretario generale della Cgil, unite a un equilibrio e a una capacità di dialogo che hanno caratterizzato, fino all’ultimo, anche il suo impegno in politica". Così la segreteria regionale della Cgil Friuli Venezia Giulia, in una nota. "Con lui perdiamo anche un sincero amico di questa regione, che ha visitato più volte sia in occasioni ufficiali, su tutte l’indimenticabile Primo Maggio 2004 a Gorizia (nella foto di Pierluigi Bumbaca, archivio ufficio stampa Cgil Fvg), per festeggiare l’allargamento a est dell’Unione Europea, sia in forma privata. Un legame che ha contribuito a fare di Guglielmo un punto di riferimento costante per il gruppo dirigente della Cgil di questa regione e che oggi, purtroppo, rende più pesante il vuoto lasciato dalla sua scomparsa".

Anche la Cgil di Modena dice addio all'ex segretario generale in un comunicato. "Nell’ottobre del 2009 fu presente all’Attivo provinciale in piazza Grande in una insolita assemblea (foto), con oltre 600 fra quadri e delegati sindacali, lavoratori, cassintegrati, lavoratori precari e in mobilità, pensionati e cittadini, per dare visibilità ai temi della crisi e alla proposte della Cgil per la difesa dell’occupazione e per una politica industriale per uscire dalla crisi, in vista della manifestazione nazionale del 14 novembre 2009 a Roma. Epifani è sempre stato un sindacalista e un dirigente capace di analisi profonde e di elaborazioni ricche di spunti innovativi e ha sempre posto al centro il valore della confederalità. Ha sempre difeso l’autonomia della Cgil valorizzandone il pluralismo programmatico e ha avuto il coraggio di schierare la Cgil nel 2003 sul voto referendario per l’estensione dell’art.18 anche alle aziende con meno di 15 dipendenti. Perché era una battaglia che apparteneva alla Cgil e perché nella storia dell’organizzazione va sempre favorita la partecipazione al voto, sia esso referendario, politico o amministrativo. Ricordiamo infine, la sua scelta innovativa e coraggiosa, e che rimarrà nella storia del sindacato italiano, di proporre, dopo di lui, alla guida della Cgil una donna, Susanna Camusso".

Anche la Cgil Puglia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Guglielmo Epifani. "Sull’alto profilo culturale e politico di Guglielmo, sul suo spirito riformista che non gli ha impedito di impegnare l’organizzazione in mobilitazioni dure e importanti nella vita democratica del Paese, a difesa della dignità del lavoro, si stanno pronunciando autorevoli testimoni. Noi ricordiamo il dirigente con una grande capacità di ascolto dei territori e il riconoscimento del ruolo svolto all’interno della Cgil, e l’infaticabile disponibilità a partecipare a iniziative anche nella nostra regione, soprattutto nell’anno in cui celebrammo il centenario della Cgil, che fu occasione di rievocazione di lotte e mobilitazioni che agli inizi del secolo scorso hanno caratterizzato questa terra. A lui va il commosso ricordo di tutta la Cgil pugliese".

Anche la Cgil di Parma si unisce al cordoglio per la prematura scomparsa di Guglielmo Epifani, che ci lascia a 71 anni dopo una vita dedicata al sindacato e al mondo del lavoro. Nella giornata dell'ultimo saluto, la sede di via Casati Confalonieri esporrà le bandiere listate a lutto per ricordare un grande dirigente sindacale che resterà nella nostra memoria.

Bandiere listate a lutto per tutto il giorno di oggi, nei balconi della sede di Via Longhin della Cgil di Padova, per ricordare la scomparsa di Guglielmo Epifani. Anche la Camera del Lavoro di Padova ha voluto così ricordare la figura di Epifani, un leader rimasto nel cuore di molti dirigenti e iscritti al Sindacato.

“La scomparsa di Guglielmo Epifani – dice Aldo Marturano, segretario generale della Cgil di Padova – ci lascia ancora senza parole e ci riempie di tristezza. Negli anni in cui ha ricoperto la carica, sono state numerose le volte in cui è venuto in visita presso la nostra sede e ospite e relatore a diversi eventi in città. Ricordo un uomo sempre interessato a quel che succedeva nel nostro territorio, attento alle voci di tutti ma poi capace di fare sintesi e agire nell'interesse e rispetto di tutti. Personalmente l'ho sempre considerato un esempio di quel che significa essere un dirigente sindacale, vale a dire una persona in grado di tenere tutti uniti per il perseguimento di un obiettivo. Nel suo caso, il miglioramento delle condizioni dei lavoratori e la lotta per la loro dignità. Inutile aggiungere che lascia un vuoto enorme che sarà molto difficile colmare: ci mancherà tantissimo”.

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