Siglato in Fincantieri un importante accordo in materia di occupazione, processi produttivi e diritti sindacali per gli addetti operanti per le ditte che lavorano in appalto nei cantieri navali. “Con l'intesa – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – si rafforza il ruolo del sindacato e delle rappresentanze nel gruppo per qualificare l'indotto e dare maggiori certezze a tutti i lavoratori. Occorre adesso costruire la piattaforma per il rinnovo dell'integrativo di gruppo con l'obiettivo di giungere al rinnovo entro la fine dell'anno”.

L'accordo prevede, anzitutto, un investimento di 34 milioni di euro per l'adeguamento delle infrastrutture logistiche dei servizi per i dipendenti delle ditte operanti in appalto (spogliatoi, mense, parcheggi). Stabilita anche la messa a disposizione di locali in Fincantieri per l'effettuazione delle assemblee dei lavoratori in appalto (anche per le categorie sindacali di Cgil, Cisl, Uil dei ccnl applicati) e l'adozione di bacheche sindacali negli spazi riservati alle ditte.

L’intesa contempla la riduzione delle lavorazioni in appalto attraverso la limitazione del subappalto e tramite internalizzazioni, in particolare nella pitturazione ed isolazione e nelle attività impiantistiche e ad alto valore aggiunto, rafforzando le competenze interne sui processi produttivi e riducendo gli appalti a ditte terze. E include anche l'adozione di macchinari automatizzati che supporteranno la produzione, consentendo il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle attività attualmente più critiche”.

Si annuncia anche la costruzione di un “bacino delle professionalità di settore” per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori degli appalti e rafforzare il patrimonio professionale del comparto cantieristico. E la consegna mensile alla Rsu dell'elenco delle aziende e il numero dei lavoratori in appalto contrattualizzati per ciascuna azienda, anche attraverso somministrazione di lavoro. “L'accordo – concludono i sindacati – consentirà ai lavoratori delle ditte di essere rappresentati e di esercitare i diritti sindacali, di rafforzare le competenze dei lavoratori nel settore della cantieristica navale e di non disperdere le professionalità in un mondo troppo spesso fino ad oggi connotato da frammentazione, continui rinnovi e discontinuità”.