Il blocco dei licenziamenti va prorogato fino al 31 ottobre per tutti i lavoratori. Vaccinare e non licenziare è l'obiettivo da perseguire. È la richiesta che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha avanzato stamani nel corso dell’incontro con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, le organizzazioni sindacali, Confindustria e Confapi, convocato per fare un punto di valutazione sulla scadenza del blocco dei licenziamenti al 30 giugno. "Prorogare per tutte le lavoratrici e i lavoratori il blocco dei licenziamenti fino alla fine di ottobre - ha affermato - e incentivare l’utilizzo, da parte delle imprese, di strumenti alternativi alla risoluzione dei rapporti di lavoro, come la cassa ordinaria, i contratti di espansione e di solidarietà".

Il leader della Cgil ha inoltre sottolineato la necessità di “sviluppare le opportunità del Fondo nuove competenze per affermare il diritto alla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici nella fase di ridefinizione dei processi produttivi e organizzativi delle imprese”. Ha ribadito “le richieste emendative già consegnate al Parlamento al decreto Sostegni sulle indennità e le altre misure di protezione dei lavoratori, che devono essere in questa fase rafforzate ed estese”.

“Oggi sul tavolo - ha sottolineato Landini nel corso dell’incontro - abbiamo due date per lo sblocco dei licenziamenti: il 30 giugno, per l’industria e le costruzioni e il 31 ottobre per tutti gli altri settori. Insieme a Cisl e Uil abbiamo ribadito, alla luce di una situazione economica e pandemica ancora incerta, la necessità che il governo si impegni a prorogare per tutti il blocco dei licenziamenti fino alla fine di ottobre. Non si può pensare che la preoccupazione oggi sia come licenziare, anziché come rilanciare e garantire l’occupazione dentro una fase inedita e accelerare il piano di vaccinazioni. Su questi temi abbiamo registrato alcune resistenze da parte di Confindustria e maggiori disponibilità da parte di Confapi. Vaccinare e non licenziare è l’obiettivo da perseguire”.

Altra questione posta dal segretario è “come rendiamo più appetibili e incentivabili gli strumenti alternativi ai licenziamenti, dai contratti di espansione a quelli di solidarietà, alla cassa ordinaria, a partire dall’azzeramento dei contatori. Tutte richieste che stanno nella necessità di accelerare la definizione di una riforma in senso universale degli ammortizzatori sociali e di nuove politiche attive del lavoro, da rafforzare e rilanciare come priorità. Cose che ribadiremo nell’incontro con il Ministro Orlando, già convocato per stasera alle ore 19”.

Infine, conclude Maurizio Landini, “abbiamo proposto che, in coerenza e rapporto con le decisioni sul Pnrr, si possano attivare tavoli di settore congiunti Mise - Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per coniugare politiche industriali, di sviluppo e investimenti con la necessaria creazione di nuova occupazione”.