“Ai rider sono quasi sempre negati tutele e salario e per affermarli siamo impegnati nel rivendicarli in tutti i luoghi di lavoro". Ad affermarlo è Michele De Rose, segretario nazionale della Filt Cgil, esprimendo “il dolore della federazione dei trasporti per il rider vittima di un incidente mortale sul lavoro a Montecatini”. Romulo Sta Ana, cittadino filippino di 47 anni, sposato e con due figlie, è stato travolto e ucciso da una Mercedes nei pressi del McDonald's della città termale mentre sotto una fitta pioggia stava attraversando la strada per raggiungere il ristorante in cui ritirare un pasto.

“Si deve fare presto - sottolinea il dirigente sindacale - nel definire e applicare un quadro di norme chiare per il settore. Va riconosciuta anche a livello nazionale la subordinazione di questi lavoratori così come espresso da alcune sentenze e come ottenuto dalla contrattazione negli accordi raggiunti in Toscana, a Firenze e Prato, così da poter garantire anche da parte delle aziende la necessaria formazione sulla sicurezza".

"In un comparto come quello delle consegne a domicilio di beni, esploso con la diffusione delle piattaforme digitali e cresciuto ulteriormente nell’emergenza pandemica, crediamo, anche in questo momento di lutto - sostiene De Rose - che i rider sono a tutti gli effetti lavoratori dei trasporti e che a loro debba essere riconosciuto il contratto nazionale di settore”.

Anche il Nidil Cgil Pistoia e la Cgil Toscana hanno espresso vicinanza alla famiglia del lavoratore: "Siamo purtroppo a piangere l’ennesima vittima di una professione con poche tutele nella quale per raggiungere livelli di reddito esigui i lavoratori sono costretti a correre per una consegna in più. La tutela della salute e delle sicurezza va perseguita svincolando definitivamente i salari dalla logica del cottimo che porta ad un insano innalzamento dei ritmi di consegna e dei conseguenti rischi sul lavoro".

Non solo rider. Domani, martedì 2 febbraio, alle 17, su Collettiva, un’iniziativa promossa dalla Cgil nazionale, in collaborazione con il Centro per la riforma dello Stato e con il Forum diseguaglianze e diversità, per affrontare il tema dei diritti di chi lavora per e con le piattaforme digitali. Per la Cgil sarà quindi l’occasione per aprire una riflessione sulle trasformazioni del mondo del lavoro digitale. Al dibattito, coordinato da Giulio De Petra, direttore del Centro per la riforma dello Stato, prenderanno parte: Antonio Casilli, professore di sociologia all’Istituto Politecnico di Parigi e ricercatore associato presso la School for Advanced Studies in the Social Sciences; Roberto Ciccarelli, giornalista de ‘Il Manifesto’; Cinzia Maiolini, responsabile Ufficio lavoro 4.0 Cgil; Tania Scacchetti, segretaria nazionale Cgil.