In conseguenza della sospensione dei pagamenti per l’emergenza sanitaria in corso, Riscossione Sicilia, che non dispone di nessuna linea di credito dal settembre del 2017, già dai prossimi giorni potrebbe non avere in cassa il denaro per gli stipendi del personale. Lo rendono noto Fisac Cgil, Fabi, Fist Cisl, Uilca e Unisin che hanno scritto al presidente della Regione per chiedere “un immediato provvedimento del governo regionale, che possa consentire il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori esattoriali i quali anche in questi giorni continuano a presidiare la riscossione e a dare servizi ai cittadini siciliani”. “Già nel mese di febbraio- scrivono i sindacati- il presidente Branca aveva preannunciato il rischio di non poter pagare gli stipendi dal prossimo mese di giugno, nonostante la previsione includesse gli incassi dell’attività di riscossione e in particolare della rottamazione. Oggi, senza quegli incassi, la situazione si fa ancora più difficile, per questo chiediamo l’intervento del governo”. Il sindacato unitariamente inoltre “rilancia, così come rivendicato anche nella giornata di sciopero del 4 marzo la necessità di una soluzione definitiva facendo confluire attività e personale nell’ente nazionale”.