“Ora non bisogna abbassare la guardia rispetto alle necessità di rilanciare concretamente il porto, attraverso il superamento dei vincoli paesaggistici ed avviare i conseguenti investimenti necessari a rendere appetibile il sito ai nuovi traffici”. E’ quanto dichiara il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, a seguito dell’accordo di cigs per i lavoratori del terminalista Cict del porto Canale Cagliari, sottoscritto oggi al Ministero del lavoro. La Filt aggiunge che “da subito con le strutture territoriali avvieremo tutte le attività di monitoraggio, utili a concretizzare gli impegni assunti anche rispetto agli strumenti di politiche attive del lavoro per favorire i percorsi di reinserimento verso una nuova e sana occupazione”.

Si avvia a conclusione positiva una complessa vertenza che ha coinvolto 207 dipendenti della Cagliari international container terminal (Cict), società del gruppo Contship e principale terminalista del traffico merci del porto industriale del capoluogo sardo. La firma è arrivata dopo l’intesa sottoscritta giovedì 29 agosto per la cig per cessazione della durata di 12 mesi. All'inizio della vertenza le posizioni erano molto lontane, ma ora c'è un percorso che consente, nell'anno coperto dagli ammortizzatori sociali, di progettare il rilancio del porto canale. La situazione si è sbloccata solo qualche giorno fa, quando la Cict si è detta disponibile ad attivare la procedura per cessata attività, secondo il cosiddetto “decreto Genova”, proposta dal ministero dello Sviluppo economico nell'incontro del 31 luglio scorso. Due le condizioni: il preventivo accordo coi sindacati e che il 9 per cento a carico dell'azienda, se dovuto, si possa trasformare in un programma regionale di politiche attive.

"Dopo la firma dell’accordo per i dodici mesi di cassa integrazione si apre una nuova fase nella vertenza per il rilancio del porto industriale di Cagliari”. Lo ha detto la segretaria Filt Cagliari Massimiliana Tocco che ha partecipato oggi al vertice convocato al ministero del Lavoro per scongiurare i licenziamenti annunciati dal terminalista Cict. “Il risultato raggiunto è un importante passo avanti ma – ha aggiunto – siamo impegnati sin da subito nella ricerca di soluzioni strutturali per riportare il transhipment a Cagliari e garantire certezze e stabilità a tutte le maestranze impegnate”. Cgil e Filt di Cagliari auspicano l’avvio immediato del tavolo politico per superare le criticità legate ai diversi fattori che impediscono il rilancio del terminal: fra le priorità, le difficoltà e lungaggini burocratiche, l’obsolescenza infrastrutturale e i vincoli paesaggistici che precludono l'avvio della zona economica speciale e della zona franca doganale interclusa. “Occorre fare scelte decisive in tempi stretti – ha concluso Tocco – altrimenti si rischia di vanificare ogni opportunità di rilancio proprio nel momento in cui si sta ridisegnando la mappa della portualità a livello globale”.