L’industria manifatturiera lombarda è capace di intercettare i grandi cambiamenti economici? Gli investimenti sono sufficienti a misurarsi con la concorrenza internazionale? Aumentando i salari, i profitti delle aziende aumentano o diminuiscono? Una ricerca condotta da Fiom e Cgil della Lombardia, con la collaborazione scientifica dell’associazione Economia e sostenibilità (Està), ha provato a rispondere a queste domande, analizzando i dati relativi alla produzione metalmeccanica regionale, ponendoli in relazione con le politiche di ricerca dell’Unione Europea e con i risultati di altre regioni e Stati continentali. Sono stati analizzati anche i dati di bilancio delle aziende metalmeccaniche lombarde, ponendo in relazione valore aggiunto, costo del lavoro, occupazione, investimenti immateriali.
Il risultato della ricerca sarà presentato e discusso nel corso del convegno dal titolo “La sostenibilità economica e finanziaria dell’industria lombarda”, che si svolgerà giovedì 27 giugno a Milano, presso l’Auditorium Levi dell’Università statale (in via Valvassori Peroni 21), a partire dalle ore 10. Introducono Alessandro Pagano (segretario generale Fiom Cgil Lombardia) e Andrea Di Stefano (Està), modera Massimiliano Lepratti. Partecipano Roberto Romano, Silvia Spera (segreteria Cgil Lombardia), Mario Noera (Università Bocconi), Gianni Pietro Girotto (presidente Commissione Industria, commercio, turismo del Senato), Alessandro Santoro, Attilio Fontana (presidente Regione Lombardia), Anna Maria Variato (Università di Bergamo), Elena Lattuada (segretario generale Cgil Lombardia), Andrea Montanino (direttore Centro studi Confindustria). Conclude Francesca Re David (segretaria generale Fiom Cgil nazionale).