Un solo Paese contro l’autonomia differenziata”, è questo il titolo dell’iniziativa in programma il 14 febbraio alle 16.30 nell’Aula Aldo Moro del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università del capoluogo Pugliese organizzata dalla Cgil di Bari che ha voluto mettere a confronto le voci di Bari, Roma e Milano, sottotitolo del focus che ha come obiettivo quello di ribadire ancora e con sempre più forza “le ragioni del nostro no all’autonomia differenziata”, si legge nella nota.

"La Cgil sta conducendo una battaglia senza sosta contro un provvedimento – afferma il segretario generale della Cgil di Bari, Domenico Ficco – che aumenterà i divari tra Nord e Sud spaccando ulteriormente il nostro Paese. Una Italia che alla competizione sociale vedrà aggiungersi quella territoriale e questo si tradurrà in nuove e maggiori disuguaglianze che andranno a colpire proprio le fasce sociali più deboli, pensiamo ai pensionati e al loro diritto a curarsi sempre più miraggio ormai”.

"Ci stiamo opponendo con tutti gli strumenti in nostro possesso e continueremo a farlo anche attraverso momenti come questi – spiega Ficco – che non riguardano la mera convegnistica, ma la necessità di far capire a una platea di giovani, studenti, disoccupati e lavoratori precari quali effetti nefasti ha in sé il Ddl Calderoli. Difendere l’unità del Paese è un nostro dovere e lo è soprattutto pensando alle nuove generazioni, a cui si sta negando la prospettiva del futuro già seriamente compromessa dall’assenza di coesione nazionale, politiche industriali, di istruzione, salute, ambiente e ricerca”.

I relatori del convegno saranno Fiorenza Pascazio, Presidente ANCI Puglia; Natale Di Cola, segretario generale Cgil Roma e Lazio; Gianfranco Viesti, professore economia Uniba;  Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano; Anna Maria Coppolecchia, senatrice Uniba, Link Bari; Roberto Voza, professore diritto del lavoro Uniba; Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato.

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