“Costernazione e profondo dolore”. La Cgil Rieti, Roma Est e Valle dell’Aniene partecipa con commozione alle conseguenze del terribile incendio che nella tarda serata di venerdì 8 dicembre si è sviluppato nell'ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, alle porte di Roma.

Tre le vittime: Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna, entrambi di 86 anni, Giuseppina Virginia Facca di 84. I vigili del fuoco hanno recuperato anche il corpo di un quarto anziano, già deceduto mezz'ora prima dell'incendio. Dall'ospedale sono state evacuate 192 persone, tra cui 174 pazienti. Non risultano feriti gravi.

Secondo la prima ricostruzione, l’incendio sarebbe partito da alcuni rifiuti speciali che si trovavano in una piazzola dell’ospedale. Le fiamme si sarebbero quindi propagate all'interno della struttura, anzitutto nei locali del pronto soccorso e della terapia intensiva, poi agli altri reparti. Altri reparti non sarebbero stati invece toccati, ma il fumo denso ha invaso l’intera struttura rendendo necessaria la sua evacuazione.

Cgil: straordinaria prova di solidarietà

“Partecipiamo al dolore della città per questa tragedia immane che ferisce tutta la comunità”, commenta la Cgil Rieti, Roma Est e Valle dell’Aniene, esprimendo il proprio cordoglio “alle famiglie delle persone decedute e la nostra vicinanza e solidarietà ai feriti e a tutti i pazienti che sono stati sfollati”.

La Cgil sottolinea la “straordinaria prova di solidarietà e l'impegno di tutta la città, degli studenti e di tutto il personale sanitario, medici, infermieri, operatori, anche di quelli fuori servizio che si sono precipitati all’ospedale e si sono prodigati al limite delle forze”.

La città di Tivoli e tutto il suo territorio, rimarca il sindacato, restano “ora privi, almeno per tutto il 2024, di un ospedale con tutte le gravi conseguenze che questo comporta. Sarà necessario comprendere rapidamente le cause di questa immane tragedia. Occorre procedere con la massima urgenza al ripristino nel minor tempo possibile di un rinnovato e moderno presidio ospedaliero anche con riferimento al nuovo ospedale tiburtino”.

Sindacati Asl Roma 5: cosa fare subito

Vicinanza alle famiglie e solidarietà a tutti i degenti esprimono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl territoriale e aziendale (Asl Roma 5), dichiarandosi “immediatamente disponibili, in attesa del ripristino della struttura e delle attività, a un confronto con la direzione aziendale per trovare soluzioni che riescano a rispondere ai bisogni di salute della cittadinanza”.

In questo senso, i sindacati confederali propongono, per fronteggiare l’emergenza, di “allestire un punto di primo soccorso nei locali della palestra Maramotti e nel parcheggio antistante”, di riaprire “il Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Palombara in h 24”, di “istituire posti letto presso i locali liberi del presidio ospedaliero di Palombara” e di “riaprire il punto nascita e il reparto di ostetricia e ginecologia in h 24 nel presidio ospedaliero di Palestrina”.