Il prossimo 7 ottobre a Roma si svolgerà la manifestazione nazionale “La via maestra. Insieme per la Costituzione" della quale siamo stati promotori. Come Rete dei Numeri Pari saremo in piazza per dare spazio, voce e gambe a tutte le realtà sociali che in questi anni si sono battute contro disuguaglianze e mafie.

Saremo in piazza per continuare a mettere al centro il nostro impegno sui territori e nelle nostre comunità per la giustizia sociale e ambientale. Saremo in piazza per impedire che venga portata avanti il progetto eversivo di autonomia differenziata che, qualora passasse, spezzetterebbe l'Italia in tante piccole patrie, istituzionalizzerebbe le disuguaglianze, distruggerebbe l'unità della Repubblica, violerebbe i principi costituzionali di solidarietà e uguaglianza, imponendo al Paese un regionalismo competitivo e asimmetrico, esautorando il Parlamento dai propri compiti.

Saremo in piazza perché la maggior parte di noi è stata colpita dalla crisi e vede la propria condizione materiale peggiorare tutti i giorni senza che questo diventi una priorità per la politica. Saremo in piazza per dare voce a tutti e tutte quelle che si sono impoverite a causa di politiche sociali sbagliate e che vogliono dare priorità ai diritti sociali che questo governo sta cancellando.

Saremo in piazza con quella parte di cittadinanza che durante la pandemia non si è rassegnata e ha costruito con le realtà della Rete dei Numeri Pari forme di mutuo aiuto e attività di mutualismo solidale che spesso sono state le uniche risposte date a centinaia di migliaia di persone vittime della pandemia.

Saremo in piazza non solo per portare le nostre lotte, le nostre aspirazioni e la nostra umanità ma anche per continuare a mettere al centro del dibattito pubblico le proposte della nostra Agenda Sociale, costruita da 700 realtà sociali e migliaia e migliaia di cittadini e cittadine, frutto del lavoro sul campo e misurate in base all’efficacia e alle competenze di chi si occupa da sempre e quotidianamente dei problemi di cui parla e che vive sulla propria pelle.

No all'autonomia differenziata, diritto al reddito, lotta alle mafie, diritto all’abitare, salario minimo, diritto a un lavoro dignitoso, diritto all'accoglienza e utilizzo dei fondi del Pnrr per investire su lavoro, salute e difesa dell'ambiente, puntando alla riconversione ecologica delle attività produttive.

Saremo in piazza con questi obiettivi e con queste proposte, avendo come unica stella polare la nostra Costituzione e con la consapevolezza che solo la partecipazione e l’impegno della cittadinanza in questa fase storica siano in grado di cambiare la situazione dinanzi a noi.

Associazioni, cooperative sociali, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, luoghi delle donne, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, parrocchie, progetti di mutualismo sociale, spazi liberati, fabbriche recuperate, fattorie sociali e cittadine e cittadini. Sfileremo insieme per le strade di Roma, fianco a fianco, dietro al nostro striscione dell’Agenda sociale.

Elisa Sermarini, gruppo comunicazione Rete Numeri Pari