"Ancora una volta registriamo un provvedimento che blocca un'infrastruttura nevralgica per il Paese, già oggetto delle stucchevoli strumentalizzazioni politiche connesse al rinnovo delle concessioni autostradali ad Aspi, conseguenti al crollo del Ponte Morandi. Tale decisione ci dà ancora più evidenza della giustezza della vertenza unitaria che abbiamo avviato anche per lo sblocco delle infrastrutture". A dirlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito alle dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sulla sospensione dell'iter autorizzativo del progetto della Gronda di Genova. "Da mesi ripetiamo - proseguono le organizzazioni sindacali - che il Paese ha bisogno di infrastrutture e trasporti più moderni ed efficienti, ma il ministro non ha mai ascoltato le nostre richieste. Questo è valido soprattutto per un'opera strategica come la Gronda, che avrà il compito di fluidificare il traffico da e verso i porti liguri, i più importanti d'Italia per movimenti. Con lo sciopero generale dei lavoratori dei trasporti del 24 luglio prossimo (il 26 per il trasporto aereo) faremo comprendere al Paese che le grandi opere non sono più rinviabili, pena un aumento dell'irrilevanza dell'Italia su scala europea e mondiale".