Il governo, dopo aver cancellato il Reddito di cittadinanza per 500.000 famiglie in difficoltà, ora concede un contributo di 383 euro per l'acquisto dei beni alimentari indispensabili. La misura chiamata "Dedicata a te", però, equivale a meno di un caffè al giorno. Per la Cgil si tratta di uno schiaffo a tutte le persone in difficoltà.

Nello specifico, secondo la presentazione del governo, la nuova carta intende concedere un bonus una tantum per le famiglie in povertà, contro l’inflazione e il caro prezzi. Dal 18 luglio i Comuni iniziano a inviare ai beneficiari la carta prepagata. Si tratta di uno stanziamento di circa 500 milioni che dovrebbe coprire 1,4 nuclei: peccato che la cifra risulta assolutamente irrisoria, quasi umiliante.

“Dopo aver tolto il Reddito di cittadinanza a 500 mila nuclei familiari in condizioni di povertà e disagio, il governo lancia in pompa magna quello che è semplicemente un contributo una tantum di 383 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità: praticamente l’equivalente di un solo caffè al giorno”. Esordisce così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, commentando la misura dopo la presentazione da parte dell'esecutivo.

“Quindi - riassume la sindacalista - prima si cancella il Rdc, risparmiando a regime 2,7 miliardi di euro da uno strumento di contrasto alla povertà, poi, anziché intervenire sul potere d’acquisto di salari e pensioni, si prevede uno stanziamento di mezzo miliardo di euro per una misura dall’impatto risibile”. 

Per Barbaresi “di fronte a ciò risultano davvero roboanti, al limite dell’imbarazzo, le dichiarazioni dei vari esponenti del governo. Sarebbe questo il modo per sostenere le famiglie in difficoltà? Davvero uno schiaffo alla dignità delle persone in condizioni di disagio e povertà”, conclude la segretaria.