“L’omicidio di Sara Buratin è il terzo femminicidio in Veneto in pochi mesi. Un dato tragico e allarmante che deve far riflettere sulle azioni da intraprendere con urgenza”. Inizia così il comunicato di Tiziana Basso, segretaria generale della Cgil Veneto, sull’uccisione della donna di 41 anni in provincia di Padova, colpita alle spalle con decine di coltellate. L’ex compagno, Alberto Pittarello, sul quale si sono concentrati tutti i sospetti, si sarebbe, forse, tolto la vita dopo aver compiuto il femminicidio, gettandosi con il furgone nel fiume Bacchiglione. Per adesso è stato ritrovato solo il mezzo.  

Basso: “Aumentare i finanziamenti per i centri antiviolenza”

“Tutta la società civile, dalle istituzioni alle scuole, deve essere coinvolta: servono come prima cosa maggiori finanziamenti per i centri antiviolenza, indispensabili per dare sostegno alle tante donne che si trovano in situazioni di rischio: nel 2021 i centri del Veneto hanno gestito 6.432 contatti, con 3.450 prese in carico, dato che sta aumentando vertiginosamente di anno in anno. A livello nazionale, le chiamate al numero verde antiviolenza e stalking sono aumentate del 40% in quest’ultimo anno. Ma l’aumento dei fondi, anche se necessario, non è sufficiente”.

Basso: “Lottare per una retribuzione equa è il primo passo per contrastare la violenza di genere”

“È fondamentale avviare il più presto possibile un percorso di consapevolezza culturale e sociale riguardo al problema, e questo lo si deve fare a partire dalle scuole. Noi come organizzazione sindacale siamo in prima linea sul tema dell’educazione finanziaria e del contrasto al lavoro povero e al gender pay gap. I salari bassi, più bassi degli uomini a parità di mansione, con cui vengono retribuite le donne e i contratti precari o part time rappresentano spesso un deterrente all’emancipazione delle donne da situazioni di abuso e violenza familiare. Lottare per una retribuzione equa è il primo passo per contrastare la violenza di genere e noi continueremo a portare avanti questa battaglia, anche con le assemblee unitarie dell’8 marzo organizzate in tutto il territorio. Di fronte a una situazione come quella che stiamo vivendo, nessuno si può smarcare: la responsabilità è collettiva e deve essere assunta a tutti i livelli”.