Aumenta il costo della vita dei cittadini di Venezia, ma in modo particolare aumentano le spese mediche sostenute. Da una prima lettura dei dati 2023 forniti dal Caaf Cgil cittadini, emergono discrepanze notevoli rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente.

"Abbiamo più volte ribadito - dichiarano Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia e Daniele Tronco, segretario generale Spi Cgil Venezia - che i cittadini ci segnalano una situazione sempre meno sostenibile per quanto riguarda l’accesso alle cure. Non solo prestazioni in galleggiamento, liste d’attesa, difficoltà a rivolgersi al proprio medico. I dati confermano che lavoratori e pensionati sono costretti a rivolgersi sempre più spesso ai privati. Tra lavoratrici e lavoratori, la cifra media dichiarata per le spese mediche, passa in un anno da 1.105 euro a 1.171 euro; tra le pensionate e i pensionati da 1.213 euro a 1.275 euro, rispettivamente un +6% e +5%".

"Facendo la proiezione dei dati in nostro possesso, certamente sottodimensionati - si legge nella nota -, si determina che dalle tasche delle veneziane e dei veneziani, per la salute, siano usciti almeno 20 milioni di euro in più dell’anno scorso. Un dato spaventoso se si tengono in considerazione quanti, non potendo spendere grosse cifre, rinunciano alle cure".

"È un dato che va a confermare una tendenza che esige risposte da parte della politica e delle istituzioni. Sono cifre molto importanti - proseguono Giordano e Tronco - che vanno a pesare di più sulle famiglie con i redditi più bassi. Quello che evidenziano questi dati è che chi sostiene che la sanità stia tornando a un punto di equilibrio, non dice che l’equilibrio viene raggiunto sulle spalle dei cittadini. Sempre più famiglie devono accedere a prestazioni private o in regime di libera professione, per avere dei tempi sostenibili ai bisogni di cura".

"Non bisogna nemmeno sottovalutare che non tutti possono permettersi di spendere 1300 euro per curarsi: trattandosi di una cifra che per la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori equivale a una intera mensilità, andando ad aumentare il numero di persone che non possono nemmeno curarsi. I numeri in nostro possesso dimostrano come una parte significativa di contribuenti abbia scelto di recarsi presso il nostro Caaf in anticipo rispetto agli anni precedenti. Questa è la dimostrazione di come le condizioni di reddito delle persone - dichiara Lisa Contegiacomo, amministratrice delegata Caaf Venezia - determinino in maniera rilevante la necessità di accedere il prima possibile ai rimborsi sulla base del sistema delle detrazioni".

"Pochi giorni fa, come Cgil - prosegue Giordano - siamo stati in Consiglio Regionale a consegnare le 17.000 firme raccolte all’Assessore Lanzarin e ai gruppi politici. In quella sede abbiamo raccolto numerose dichiarazioni di impegno sul tema della salute, sulla necessità di aumentare le risorse a disposizione e una presa di coscienza sulle difficoltà che vivono le famiglie. I dati sulle dichiarazioni presentate presso il Caaf Cgil di Venezia confermano la necessità - concludono Giordano e Tronco - di mettere in campo un’azione forte a difesa della sanità pubblica nel nostro territorio a tutela di tutta la popolazione".

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