Alla fine in qualche maniera è arrivato, tutte le attenzioni e le cautele sono state vane…..dopo ti accorgi che l’irresponsabilità di altri ha fatto breccia sulle tue attenzioni….ed è arrivato!

In maniera subdola ha varcato le mura di casa, in silenzio ha profanato il corpo scalfendo le difese, inizia la guerra e tante ma tante piccole battaglie, che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, tolgono certezze al tuo vivere quotidiano, subentra la paura di perdere le persone che ami e smarrisci la lucidità che prima era la tua forza.

Passano i giorni e senti l’ospite sgradito muoversi nel tuo intimo, a lui non importa chi sei, quanti anni hai, quale storia porti….  non ha pietà, il suo scopo è metterti in ginocchio, distruggerti, cancellarti dalla faccia della terra; e tu…. non puoi fare altro che sperare, ritornare a pregare e sperare ancora.

A un certo punto subentra la confusione, arrivano in casa persone che sembrano marziani, a malapena s’intravedono gli occhi, persone... donne e uomini che lottano la tua stessa guerra e cercano, rischiando la loro vita, di fare il meglio per salvare la tua.

Vedi portare via la persona che ami, perché ormai il suo respiro è in affanno, il suo corpo debilitato, e ti vengono in mente le immagini delle tante persone che, portate via, non tornano più a casa. Provi dunque a immaginare la loro solitudine, la sofferenza, il dolore... e speri nei marziani, confidi che possano sostituirti per regalare un gesto d’affetto, una carezza, sussurrare una parola di coraggio, incrociare l’umanità di uno sguardo che potrebbe essere l’ultimo.

Dopo arrivano i giorni della disperazione, la paura di perdere la persona che tieni per mano da tanti anni; giorni in cui la notte è sempre più buia e cerchi di trovare rifugio nei ricordi, quelli belli, quelli che fanno sorridere. 

A un certo punto nasce la speranza, alimentata dalle persone amiche che ti stanno vicino, trovi conforto e forza nelle loro parole, pregano per te e quotidianamente hanno sempre un pensiero.

E adesso?

Ora finalmente uno spiraglio di luce che di giorno in giorno si fa sempre più luminoso e rende la notte sempre meno buia.

Tutta la mia gratitudine ai marziani (gli operatori sanitari), dottori, infermieri e tutto il personale che ogni giorno con dedizione occupa il posto di chi non può essere accanto ai propri cari, persone come noi, fino a qualche mese fa osannati e dopo attaccati ingiustamente.

A coloro che in maniera irresponsabile negano, in nome di una libertà perduta, dico:

“Nessuna libertà è stata negata, è il momento di uno sforzo collettivo per evitare il propagarsi dell’epidemia; avete tutta la mia compassione e non vi auguro nella maniera più assoluta di provare quello che la mia famiglia e tutte le famiglie del mondo stanno passando. E se disgraziatamente anche voi avrete la sfortuna di ricevere l’ospite sgradito, potrebbe essere il momento di riflettere in maniera seria sul significato di libertà, scoprirete delle cose a voi sconosciute”.

Ora attendo che la mia Amata si svegli.

Salvatore Di Martino