Giornata convulsa, per Alitalia. L’accordo definitivo tra Cai e sindacati (con l’ultimatum che scadeva a mezzanotte di oggi, 31 ottobre) è andato sulle montagne russe. Prima sì, poi no, poi di nuovo sì. Il cda della Compagnia aerea italiana presieduta da Roberto Colaninno, in serata, ha presentato l’offerta d’acquisto della compagnia di bandiera. Dopo aver ricevuto il sì dei sindacati confederali alla sottoscrizione dei contratti collettivi, e il no di piloti e assistenti di volo. Un rifiuto, quest’ultimo, che sembrava aver fatto saltare il tavolo. Nel pomeriggio si erano diffuse voci insistenti di un ritiro dell’offerta da parte della Cai. Una telefonata tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Colaninno, e poi la riconvocazione a Palazzo Chigi dei sindacati fatta da Gianni Letta hanno riportato il Cda Cai alle intenzioni iniziali.

La Cai ha infatti presentato l'offerta vincolante al commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, per l'acquisizione di beni e asset di Alitalia. Il Cda di Cai, si legge nella nota diramata in serata, 'ha preso atto del lavoro sin qui svolto che ha consentito di raccogliere intorno alla nuova societa' oltre venti gruppi imprenditoriali, disposti ad investire oltre 1 miliardo di euro per ristrutturare e rilanciare il comparto aereo del Paese intorno ad Alitalia e Airone; definire i contenuti di un piano industriale ambizioso ma realistico, che consentisse alla nuova compagnia di ritornare a crescere, posizionandosi come uno dei piu' importante vettori dell'area europea; definire i termini di un importante partnership con uno dei tre principali operatori mondiali del settore, con la possibilita' anche di un ingresso di tale partner nell'azionariato della nuova Compagnia; determinare positive conseguenze sul piano occupazionale, che avrebbero permesso di assumere nella nuova societa' oltre 12.500 dipendenti, prevedendo inoltre procedure di mobilita' e ammortizzatori sociali per gli altri dipendenti attuali di Alitalia e AirOne'. La presentazione dell'offerta al Commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, 'condizionata ad una decisione non pregiudizievole per l'acquirente da parte della Commissione Europea e all'assenza di prescrizioni da parte dell'Autorita' Garante per la Concorrenze e il Mercato', si legge nella nota, 'e' avvenuta una volta ricevuta la conferma della sottoscrizione da parte di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti dei nuovi contratti di lavoro e dei criteri di selezione dei lavoratori della nuova compagnia'.

Il no degli autonomi
I sindacati dei piloti e degli assistenti di volo e l'Sdl hanno confermato il 'no' all'intesa con Cai. Il sì, spiegano, causerebbe "un deciso aggravio delle penalizzazioni in capo ai lavoratori sia in termini contrattuali che occupazionali". Per questo motivo, hanno indetto un'assemblea informativa di tutti i lavoratori coinvolti. E' quanto si legge in una nota unitaria di Anpac, Up, Sdl, Avia e Anpav.

Adesso si attende il via libera della Ue, e poi partirà la ricerca di un partner straniero. Il 12 novembre la Ue si pronuncerà sul prestito ponte da 300 milioni varato ad aprile dal Tesoro. Superato quell’ostacolo, la Cai dovrà scegliere tra Air France e Lufthansa.

La giornata
Cai non presenta l'offerta per Alitalia a causa della mancanza delle firma delle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo al lodo Letta. Lo si apprende, secondo quanto riporta l’Ansa, da fonti vicine alla cordata degli imprenditori che avrebbe dovuto rilevare la compagnia di bandiera. L’offerta Cai scade a mezzanotte del 31 ottobre.

Alitalia, ad ogni modo, ha ancora un po’ d’ossigeno. Come ha spiegato il commissario
straordinario Augusto Fantozzi, la compagnia ha risorse finanziarie sufficienti per continuare a volare fino a fine novembre. Mentre la licenza provvisoria di volo concessa dall' Enac resta in vigore fino al 31 marzo 2009.

"Incredibile" la scelta dei piloti e degli assistenti di volo di bocciare la proposta Cai, una scelta che apre uno scenario "complicato e di difficile soluzione". Questo il commento di Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico: "Per il Paese quello che è accaduto oggi mi è incomprensibile”.

"Il governo deve sentire la responsabilità d’informare urgentemente, a partire dalle prossime ore, il Parlamento sullo stato della trattativa e su come intende risolvere la crisi Alitalia". Lo dice il capogruppo del Pd nella commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, dopo la decisione del Cda della Cai.

Letta al tavolo su Alitalia di oggi ha proposto un documento di premessa al contratto e ai criteri di selezione del personale nella Nuova Alitalia ponendosi come 'garante dell'intesa'. Nel documento è scritto che 'ribadita la necessità di concludere il negoziato per il contratto e per i criteri di selezione entro il termine di scadenza, le parti sottoscrivono l'allegato contratto e i relativi criteri di selezione e concordano che le eventuali controversie sull'interpretazione non risolte in sede aziendale verranno sottoposte al giudizio insindacabile del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, garante dell'intesa'.

Ora, nella sede di Intesa San Paolo, è in corso il consiglio di amministrazione della Cai. Il presidente e l'amministratore delegato della Compagnia Aerea Italiana, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, sono arrivati da palazzo Chigi per dare inizio alla seduta. L’obiettivo del tavolo sono le ultime valutazioni per andare avanti per un'offerta definitiva per l'acquisizione degli asset operativi dell’Alitalia in modo, come previsto dal piano di salvataggio, da farla rinascere sotto la nuova società creata da una cordata di imprenditori italiani.

Intorno alle 14, durante l'incontro con i sindacati a Palazzo Chigi, Gianni Letta aveva detto: "A mezzanotte non c'è più Alitalia, senza l'accettazione dell'offerta di Cai perché il 31 è il termine ultimo per sopravvivere". Secondo il leader dell'Anpac Fabio Berti, invece, “l'accordo firmato a settembre a Palazzo Chigi è stato stravolto. Noi ci saremmo voluti attenere a quello, ma qualcuno l'ha voluto cambiare”.

Aggiornato alle 21:41