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I Caaf della Cgil stanno lavorando a pieno ritmo, assistendo i cittadini per la compilazione del 730. “Nei mesi scorsi, grazie all’intervento del sindacato rosso e del Consorzio nazionale Caaf Cgil, è stato risolto con successo il problema del calcolo degli acconti Irpef e Addizionale comunale 2025 – ricorda la presidentessa Monica Iviglia –. Finalmente è stato pubblicato il decreto che ha eliminato una norma ingiusta, precedentemente approvata, che prevedeva il versamento di acconti non dovuti o dovuti in misura superiore alle imposte per l’anno 2025”.
Le novità del 2025
Anche quest’anno le novità sono numerose e interessano non solo i lavoratori e i pensionati, ma anche coloro che nel 2024 hanno percepito redditi diversi dal lavoro dipendente o dalla pensione. “Con il 730/2025 – ci spiega Giovanna Piazzo del Consorzio nazionale Caaf Cgil – prosegue la sperimentazione e l’ampliamento della platea dell’assistenza fiscale. Lo scorso anno è stato possibile utilizzare il 730 per dichiarare investimenti, attività estere di natura finanziaria o immobili all’estero (quadro W) o redditi di capitale di fonte estera e i valori dei terreni rivalutati (quadro L)”.
Da quest’anno, invece, “potranno essere dichiarati nel nuovo quadro T le plusvalenze di natura finanziaria (es.: partecipazioni, cripto-attività, ecc.), mentre nel nuovo quadro M sarà possibile dichiarare ulteriori redditi soggetti a imposta sostitutiva (es.: redditi dei pensionati esteri che rientrano in Italia o compensi relativi alle lezioni private percepiti dai docenti) oppure diversi redditi soggetti a tassazione separata, come il riscatto dei premi per l’assicurazione sulla vita”.
730 precompilato, maneggiare con cura
Anche la precompilata 2025 dal 3 maggio è disponibile per il 730 fai da te. “Fate attenzione, però, perché non sono sempre presenti tutti i dati e se non si conoscono bene le regole fiscali è sempre meglio rivolgersi al Caaf – è il consiglio dell’esperta –. Ciò vale per diversi oneri e redditi, di sicuro per i lavoratori dipendenti a cui spetta il Bonus Tredicesima, se a dicembre non l’hanno chiesto al proprio datore di lavoro – precisa Giovanna Piazzo –. In questo caso è meglio chiedere al centro di assistenza fiscale di compilare il 730, perché nella precompilata non troveranno i dati per ottenerlo”.
E chi ha più CU (Certificazione Unica)?
“Per chi ha più CU 2025 rilasciate da più datori di lavoro o enti pensionistici, è bene ricordarlo, deve essere sempre verificato l’obbligo di presentare la dichiarazione 730 oppure la convenienza poiché le imposte pagate in busta paga o rateo di pensione sono maggiori rispetto a quanto dovuto. In particolare – sottolinea Giovanna Piazzo – coloro che percepiranno la disoccupazione agricola fra giugno e luglio oppure insegnanti precari che a partire da giugno hanno diritto alla NASpI”.
A seconda della loro situazione reddituale e del risultato della loro dichiarazione, “potrebbero ottenere un rimborso oppure potrebbero essere tenuti a pagare maggiori imposte. Per ottenerlo prima tramite l’Inps è necessario presentare il 730 entro il 31 maggio. Chi ha diritto ad un rimborso, dovrebbe ottenerlo nel mese di luglio/agosto, mentre chi è a debito ha la possibilità di scegliere il pagamento in più rate a partire dal 30 giugno”.
Perché scegliere i Caaf Cgil?
“Gli operatori dei Caaf Cgil – racconta con orgoglio Monica Iviglia – sono a tua disposizione, ti assisteranno e verificheranno tutte le agevolazioni di cui puoi usufruire e che magari non conosci, non solo per il 730/2025 ma anche per quello che intendi presentare nel 2026, poiché sono aggiornati rispetto alle ultime novità legislative. Sapranno informarti e consigliarti per cui non è necessario che tu legga le istruzioni per capire quali dati devono essere indicati nel modello e saprai subito il risultato contabile del tuo 730”.
In più, “sulla base della situazione familiare e reddituale, sarai informato anche in merito ad altre agevolazioni (IMU, ISEE, contratti di locazione, Bonus casa e bonus mobili, ecc.). Se vieni al nostro Caaf l’operatore potrà consigliarti e spiegarti di persona, seduta stante, cosa fare e che rimborso potrai ottenere, senza contare che il Caaf conserverà i tuoi documenti nel caso di futuri controlli”.
“Siete sicuri di voler fare da soli? Volete rischiare di perdere dei diritti (e quindi soldi) per strada invece di investire due caffè al mese e farvi assistere dagli operatori Caaf Cgil? Vi consigliamo di venire da noi, nelle nostre sedi presenti in tutta Italia – ha concluso Monica Iviglia – dove sarete sicuri di non sbagliare e dove troverete persone che hanno letto e studiato tutto ciò che c’è da sapere per offrirvi il servizio migliore e non solo un 730”.
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