Continuano gli incontri della Cgil con i gruppi parlamentari, mettendo al centro il tema della manovra di bilancio. La Confederazione, negli ultimi giorni, ha incontrato i gruppi di Partito Democratico, Sinistra Italiana, Verdi, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega e Articolo1.  La prossima settimana si terranno gli ultimi confronti con Italia Viva e +Europa. Lo rende noto il sindacato, in un comunicato.

L'obiettivo, spiega la Cgil, "è stato quello di evidenziare le preoccupazioni della nostra organizzazione sull’emergenza sociale in corso, cui la manovra di bilancio non dà alcuna risposta, e non certo quello di stringere rapporti preferenziali con questa o quella forza politica. Ciò che conta per chi rappresenta gli interessi di lavoratrici, lavoratori, giovani, pensionate, pensionati sono le scelte concrete e non i posizionamenti politicisti”.

“A nostro giudizio - aggiunge - il rischio di impoverimento di una larga parte del Paese è talmente concreto che ogni tentativo per cambiare la manovra va messo in campo, a partire dal sostegno ai salari e dal contrasto al lavoro povero. Fin qui, le forze di maggioranza si sono dimostrate indisponibili a modifiche sostanziali. Domani (7 dicembre) si svolgerà un incontro con il governo, alla presidenza del Consiglio dei ministri, in cui illustreremo le nostre valutazioni e richieste di cambiamento della manovra”.

Il ddl bilancio, inoltre, non interviene in maniera sufficiente su rendite ed extraprofitti, che riconosce un vantaggio di 9.600 euro a professionisti con un reddito da 85.000 e che destina risorse assolutamente insufficienti per rimediare ai danni che l’inflazione sta infliggendo al mondo del lavoro. Questo "è inaccettabile - per la Cgil -, oltre che controproducente per le stesse prospettive economiche dell’Italia. Su tutti gli altri temi: pensioni, precarietà, lotta all’evasione fiscale, politiche industriali, reddito di cittadinanza, welfare e lavoro pubblico non solo non ci sono risposte, ma si va nella direzione opposta a quella che serve”.

“Sono queste le ragioni delle manifestazioni sindacali e degli scioperi regionali che, insieme alla Uil, abbiamo programmato nella settimana dal 12 al 16 dicembre”, conclude la Confederazione.

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