Sottoscritto l’accordo interconfederale regionale per il settore dell’artigianato fra Confartigianato, Cna Campania Nord, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl e Uil Campania. Alla firma hanno partecipato il presidente di Ebac Campania (Ente bilaterale artigianato regionale), Achille CaponeAlessandro Limatola (Claai), Luca Pietroluongo (Confartigianato), Giuseppe Olivero (Cna Campania Nord), Luciano Luongo (Casartigiani) e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania, Nicola RicciDoriana Buonavita e Giovanni Sgambati.

Si tratta del primo accordo interconfederale organico tra associazioni datoriali e organizzazioni sindacali che, a differenza di quelli precedentemente sottoscritti, fissa una serie di obiettivi e principi. Tra questi l’affermazione dell’importanza del settore artigiano e la necessità di recuperare i livelli produttivi e occupazionali ante-crisi, il rilancio, la valorizzazione del settore e la qualità dell’occupazione, la centralità del sistema complessivo della bilateralità e della pariteticità artigiana quale strumento della partecipazione e del dialogo costruttivo.

Nell’accordo si dà avvio anche alla contrattazione regionale di secondo livello, che tiene conto delle caratteristiche del settore e delle sperimentazioni possibili, finalizzate al rilancio dell’occupazione nel comparto. Vengono fissate anche le linee guida in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e sorveglianza sanitaria, welfare per i lavoratori e sostegno alle imprese, azioni a sostegno dell’occupazione giovanile e femminile, sanità integrativa, formazione continua e relazioni sindacali.

“Questo è il primo accordo organico fra sindacati e associazioni – afferma il presidente di Ebac Campania, Achille Capone –, che mette al centro lo sviluppo della bilateralità, la crescita e la salvaguardia delle imprese artigiane e il miglioramento delle relazioni sindacali. Siamo su un terreno eccezionale per mettere in campo programmi e iniziative comuni per far crescere il settore dell’artigianato nella nostra regione. Tra i punti principali dell’accordo, il rafforzamento della presenza territoriale con l’apertura di nuovi sportelli di assistenza per lavoratori e imprese e, per la prima volta, si apre la strada alla contrattazione di secondo livello in Campania. Nell’ultimo biennio, soprattutto con la gestione delle casse integrazioni, l’esperienza della bilateralità artigiana è cresciuta ed è diventata un riferimento per gli altri settori della piccola e media impresa regionale, portando anche a una consistenza crescita d'imprese iscritte all’Ebac: 12mila imprese e 25mila lavoratori e lavoratrici”.

“Il ruolo della bilateralità – sostengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania, rispettivamente Nicola RicciDoriana Buonavita e Giovanni Sgambati - è estremamente importante, soprattutto il lavoro fatto in Ebac e quello che si andrà a fare con questo accordo che prevede una forte sinergia fra datoriali e sindacati oltre a rappresentare un buon segnale di condivisione in una pluralità di associazioni imprenditoriali e organizzazioni confederali. Un ritorno nei territori con l’apertura di sportelli a favore della contrattazione locale, aziendale, della vicinanza ai bisogni al welfare dei lavoratori e anche alla formazione e sicurezza. È un accordo del tutto innovativo, che quanto prima si andrà a declinare impiegando le migliori risorse professionali al nostro interno, per rilanciare e mantenere l’ottimo dato di associazione registrato negli ultimi due anni e per offrire sostegni e contributi soprattutto formativi alle aziende e ai lavoratori”.