Giorno dopo giorno assistiamo a una sempre maggiore integrazione tra l’intelligenza artificiale e processi produttivi. Le trasformazioni in essere sono importanti e impattano sia sui modelli produttivi che sulla produttività stessa. Perché e dove si procede alla applicazione di meccanismi di intelligenza artificiale, ce lo chiariscono alcune intese tra gruppi industriali. Un esempio è costituito dall’intesa tra Siemens e Nvidia, che ha come oggetto l’integrazione della piattaforma di progettazione e collaborazione 3D Omniverse, piattaforma che utilizza un potente motore di intelligenza artificiale, Nvidia Ai, per dare vita a modelli digitali sempre più reali. Ma quali sono le applicazioni pratiche di questa intesa?

Di fatto si prefigura un sistema innovativo che sfrutta le tecnologie immersive a favore della produttività. Si simulano cioè esperienze virtuali immersive lungo tutto il ciclo di vita produttivo e si dà vita ai cosiddetti gemelli digitali (digital twins), finalizzati a una analisi in tempo reale e alla sperimentazione di modelli predittivi che migliorino i processi di produzione e i prodotti stessi. Un gemello digitale è un modello complesso che costituisce la controparte esatta di un oggetto o di un sistema fisico. Utilizza dati in tempo reale e li processa per trovare soluzioni ottimali di gestione. Parliamo dunque di dare vita a una rappresentazione virtuale ad esempio di una fabbrica, rappresentazione che deve necessariamente essere fotorealistica e gestibile in tempo reale.

Di fatto dare vita a un digital twin di una fabbrica è come dar vita a una fabbrica reale. La realtà immersiva crea infatti una rappresentazione di siti produttivi dove esistono una miriade di parti meccaniche, elettroniche e di software che funzionano nel mondo digitale. Con un modello di questa natura si possono simulare innovazioni e cambiamenti, prima di innestarli nella realtà, e studiare gli effetti che produrranno. Questo vale anche in caso di gestione di problemi inerenti la produzione. Se si verifica un fermo, ad esempio, o un qualunque altro problema, si può lavorare sul gemello digitale per studiare le possibili azioni correttive. Potremmo dunque dire, pensando alle intese come quella di Siemens e Nvidia, che siamo dinanzi a un metaverso industriale entro cui si collocano i gemelli digitali.

Dunque gestire un gemello digitale equivale a gestire la realtà. Anche nell’e-commerce il modello è adottato da grandi piattaforme per attuare il virtual shopping. Alibaba è stato uno dei primi operatori a consolidare il proprio impegno nel metaverso, finanziando anche un investimento da 60 milioni di dollari della startup Nreal, che si dedica alla produzione di occhiali per la realtà aumentata. Amazon invece ha lanciato Amazon View, una funzione che permette agli utenti di decorare virtualmente le proprie case con i prodotti del marketplace.

Anche il sistema portuale prevede sperimentazioni di questa natura. Il porto di Livorno, ad esempio, dotato di una rete 5G, ha implementato un complesso modello di sensorizzazione e la costruzione di un modello pilota di digital twin che, in virtù della applicazione di realtà virtuale sperimentata grazie al visore Oculus, consente agli operatori di navigare virtualmente nel gemello digitale. Di fatto l’uso della Intelligenza artificiale e l’utilizzo di sistemi avanzati basati su AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale) mirano a migliorare e velocizzare la gestione delle merci standard ottimizzando le operazioni all’interno del terminale.

Dunque il metaverso industriale sta diventando sempre più diffuso nell’ambito delle innovazioni tecnologiche per l'ottimizzazione dei siti produttivi manifatturieri ma anche dei magazzini o dei centri di distribuzione e di logistica. Le tecnologie fondamentali e imprescindibili, come abbiamo visto, sono la realtà virtuale, la realtà aumentata, l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale, che consentono di creare i digital twin, utilizzati per simulare soluzioni, metodi di produzione ma anche progettazione logistica e interazione con i potenziali consumatori. Del resto in questo modo è possibile svolgere anche  esperienze di addestramento industriale, consentendo a ogni operatore di lavorare come farebbe in azienda, ma senza alcun pericolo in caso di errore. Dunque un metaverso che può facilitare anche  l’apprendimento manuale.

I possibili sviluppi del metaverso industriale spingono gli investimenti sulle tecnologie necessarie e abilitanti. Un rapporto Bcg (Boston Consulting Group), “The Corporate Hitchhiker’s Guide to the Metaverse”, relativamente alla componente del mercato “hardware e software di realtà aumentata, virtuale e mista (AR/VR/MR)”, stima che questa raggiungerà un valore di 50 miliardi di dollari entro il 2025, mentre il medesimo rapporto stima la crescita del mercato del metaverso pari a una cifra tra i 250 e i 400 miliardi di dollari entro la stessa data.

Dobbiamo considerare che anche in ambito sanitario si ha spazio di applicazione delle nuove tecnologie: le Digital Twin Technologies permettono infatti, raccogliendo una serie di elementi, di replicare e realizzare una copia digitale del soggetto fisico. Questa copia viene costantemente aggiornata attraverso la raccolta dei dati inerenti lo stato di salute così da consentire il monitoraggio e il controllo da remoto dello stato complessivo di salute della persona. Anche in questo caso big data e cloud per la conservazione dei dati, sensori e soluzioni di AI sono gli elementi chiave della possibile implementazione di questi modelli. In generale, l’uso dei digital twin nel settore sanitario potrebbe consentire di rivoluzionare i processi clinici migliorando l'assistenza medica. Si potrebbe arrivare alla personalizzazione delle cure e a un sistema di monitoraggio in tempo reale, utile in particolare per le patologie croniche, ma si possono costruire anche digital twins di strutture ospedaliere, potendo così analizzare le strategie operative e sperimentare azioni di ottimizzazione e della gestione utilizzando i dati storici della struttura e quelli in tempo reale.

Ovviamente, come sempre, l’elemento chiave rimane la connettività. In generale è la progressiva diffusione delle reti 5G, ossia la quinta generazione delle comunicazioni mobili, che offre la possibilità di abbattere la barriera tra simulazione e realtà, e garantire esperienze immersive e multi-sensoriali. Le caratteristiche del 5G sono infatti la velocità nella trasmissione dei dati e la diminuzione della latenza, vale a dire l’intervallo di tempo necessario per iniziare a trasmettere i dati (il 5G prevede un lasso di tempo di 1-2 millisecondi). La crescita di questo mercato richiederà, inoltre, una potente infrastruttura cloud. Meta, ex Facebook, sta ad esempio investendo per la realizzazione di un supercomputer che si stima sarà 20 volte più veloce delle macchine attualmente a sua disposizione.

Dunque, come abbiamo visto, siamo dinanzi a un trend in piena evoluzione che avrà ampie ricadute su tutti i settori del nostro vivere, dalla produzione industriale alla logistica e i servizi, compresi quelli socio sanitari, ma anche la socialità, il marketing, la finanza. Questo comporta da un canto la necessità di agevolare e sostenere lo sviluppo e la ricerca di soluzioni tecnologiche che, contestualmente, prevedano una riqualificazione di lavoratrici e lavoratori con nuove competenze digitali, la riorganizzazione dei modelli produttivi in un’ottica anche partecipativa, la realizzazione di sistemi produttivi o di distribuzione di servizi “intelligenti” con l’adozione delle nuove tecnologie a disposizione, e contestualmente, un piano complessivo di formazione alla cittadinanza digitale.

D’altro canto è imprescindibile definire il ruolo del pubblico in termini di investimenti e di governo complessivo, per non lasciare ai soli soggetti privati lo sviluppo di nuove soluzioni. E, come più volte osservato, il possesso e la possibilità di utilizzo della enorme quantità di dati prodotti dall'applicazione di soluzioni di questa natura.