Questa mattina i rappresentanti sindacali dei lavoratori Atm del deposito di San Donato (Milano) hanno trovato affisso alla porta del loro ufficio un’enorme svastica con al centro il simbolo della Cgil. Ne dà notizia la Filt Cgil Milano Lombardia. Si tratta, si legge in un comunicato, di "un atto gravissimo per il quale denunceremo alle forze dell’ordine quanto avvenuto affinché possa essere aperta un’indagine e individuati i responsabili". 

Nel pomeriggio alle 17.30 davanti al deposito Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti insieme alle Rsu organizzeranno un presidio "in risposta a questa provocazione indegna e fascista".

Un atto vile "che offende non solo la Cgil ma tutto il mondo del Lavoro che ha lottato contro nazismo e fascismo pagando con la morte di lavoratrici e lavoratori, sindacalisti e antifascisti. Un atto se possibile ancora più grave per il ruolo che hanno avuto i lavoratori e i sindacalisti in Atm nella lotta al Fascismo. Un atto che offende Milano città medaglia d’oro della Resistenza". 

Per la Filt è "un atto ad orologeria nei giorni in cui la Cgil è stata oggetto di violenza e devastazione con l’irruzione di gruppi neofascisti nella propria sede. Un atto commesso da codardi che di giorno alimenta l’odio nei confronti degli ultimi sussurrando e di notte attacca il sindacato democratico che lavora alla luce del sole". 

Il motivo per cui è stata colpita la Cgil è chiaro: "Perché insieme a tutto il sindacato confederale lavora per unire i lavoratori in nome di quella solidarietà che qualcuno vorrebbe spezzare a favore dei più forti contro i più deboli, della prepotenza contro l’intelligenza, di interessi economici più o meno leciti contro la tutela dei diritti dei lavoratori". 

"Sabato 16 ottobre manifesteremo con Cisl e Uil per chiedere lo scioglimento dei diversi partiti e gruppi neofascisti che nel paese continuano ad organizzarsi, per affermare i valori democratici  e inclusivi della nostra Costituzione, per chiedere un’azione delle forze dell’ordine a tutela del lavoro dei rappresentanti dei lavoratori", termina la nota.