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L'intervento

Difendiamo la Costituzione

nuovo evento caricato da il 07-08-2013 1897 GIORNALI QUOTIDIANI FOTO DI © REMO CASILLI/SINTESI
Foto: Agenzia Sintesi
Giuseppe Giulietti
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I giornalisti e le giornaliste saranno il 16 alla manifestazione di San Giovanni per dire no al fascismo insieme al sindacato, sì alla libertà di informazione attaccata dal nuovo squadrismo

L’assalto alla sede della Cgil ha segnato un salto di qualità nell’aggressione alla Costituzione antifascista e antirazzista. Chi finge di non sapere o di non aver visto è complice, ed è giunto il momento di contrastare una deriva che rischia di travolgere i diritti di tutte e di tutti, anche di chi pensa di non essere coinvolto.

Quell’assalto è stato annunciato e preparato e sarà anche il caso di indagare, senza indulgenza alcuna, sul perché non siano stati fermati. Chi ha memoria storica sa che le bande di Benito Mussolini avrebbero potuto essere fermate a colpi di idranti, ma omissioni, tradimenti, complicità, permisero di portare a compimento il progetto eversivo.

I tempi non sono più quelli, ma non vi è dubbio che, da anni, si sta portando avanti un disegno di equiparazione tra fascismo e antifascismo, di ripetuti oltraggi al 25 aprile, di insistenti campagne di revisionismo che hanno il dichiarato obiettivo di superare la Costituzione antifascista e di aprire la strada a chi, nel migliore dei casi, non ha mai voluto fare i conti con il ventennio e ha coltivato ambigui rapporti con i gruppi neofascisti e neonazisti.

Le immagini dell’assalto alla Cgil e quelle della tentata aggressione ai palazzi delle istituzioni hanno ricordato l’assalto al congresso americano. Un raid  che era stato preceduto dai discorsi di odio di Trump e dei suoi seguaci, esattamente come è accaduto in Italia.

Le giornaliste e i giornalisti italiani saranno in piazza San Giovanni in segno di solidarietà con le organizzazioni sindacali, ma anche per denunciare come nel “mirino” degli squadristi ci siano anche giornali e giornalisti, come hanno annunciato sui loro siti. Del resto le bande fasciste, di ieri e di oggi, hanno sempre odiato la democrazia, e, sin dall’inizio, hanno distrutto le sedi dei sindacati, delle leghe, dei partiti, bruciato libri e giornali, pestato gli oppositori. Questa volta sarà il caso di fermarli il giorno prima.

Dal momento che la Costituzione è ancora antifascista, sarà anche il caso di applicare le leggi e di sciogliere movimenti e organizzazioni neofasciste e neonaziste. Non c’è nulla da interpretare, bisogna solo eseguire.

Giuseppe Giulietti è presidente della Federazione nazionale della stampa