Preoccupazione della Funzione Pubblica e della Cgil Abruzzo e Molise per il rischio chiusura dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. In un comunicato congiunto spiegano come gli uffici giudiziari abbiano storicamente offerto un significativo contributo istituzionale alle comunità interessate, oltre a una serie di servizi diretti ed indiretti che hanno contraddistinto questi apprezzabili strutture a difesa della legalità.

"Da tempo – si legge nel comunicato – parlamentari, amministratori vari e cittadini stanno operando affinché vengano intraprese azioni politiche tese ad arginare questo depauperamento che andrà a riverberarsi sulle lavoratrici, lavoratori senza tralasciare le attività correlate agli istituti penitenziari".

"Cgil e Fp Cgil Abruzzo Molise – si legge nella nota – sostengono la rivisitazione della geografia giudiziaria con l'unico obiettivo di riportare tribunali, procure e uffici dei giudici di pace vicino ai bisogni e ai diritti di cittadini e imprese. I presidi di giustizia sui territori di competenza sono elementi di legalità e civiltà: sopprimerli significa violare i diritti protetti dalla Costituzione negando l'accesso alla giustizia ai cittadini con evidenti ripercussioni sul tessuto sociale ed economico sui territori di riferimento".

"Il sindacato – sottolineano – chiede l'urgente convocazione della Commissione Tribunali Abruzzo istituita in attuazione della Legge Regionale 10/2017 al fine di avere un piano congiunto di interventi, istituzionali e politici, e per sostenere la salvaguardia dei Tribunali e delle relative procure di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto".

"Esprimiamo la profonda solidarietà – conclude la nota – e ci appelliamo a un serio intervento degli organismi governativi che metta fine ad una preoccupante situazione, per poter promuovere iniziative migliorative a beneficio di tutta la collettività".