Dalla parte dei più deboli. Ancora una volta lo sguardo di associazioni e Cgil si volge a chi ha più bisogno di aiuto. In un periodo durissimo come quello della pandemia l’idea di due operatrici sanitarie, volontarie per Nonna Roma, ha colto nel segno, dando vita a un’iniziativa che offre tamponi gratuiti a chi, per problemi economici, altrimenti non potrebbe controllare il proprio stato di salute. E come spesso succede, quando la società civile, il mondo dell’associazionismo e il sindacato si incontrano, ne è nata una storia di solidarietà e inclusione che potrebbe diventare paradigma per trovare una soluzione a questi tempi difficili. Il principio resta sempre lo stesso, nessuno si salva da solo. È da questa scintilla che si è fatta luce.

Una scintilla che domenica prossima (6 giugno) illuminerà Roma. Grazie al coinvolgimento della Cgil e all’interlocuzione tra la Flai, la federazione dell’agroindustria, e la comunità dei Sikh, lo screening sarà offerto proprio ai cittadini di origine indiana che lavorano nelle campagne. Per rendere possibile questo atto di solidarietà la Cgil ha messo in campo, grazie alla Funzione Pubblica, anche l’esperienza e la presenza di medici e infermieri. L'iniziativa si svolgerà presso il Tempio Sikh a La Massimina - Casal Lumbroso.

“In queste settimane – scrive Nonna Roma in una nota – le comunità, con cui ci interfacciamo ogni giorno, sono state coinvolte in un importante piano di screening sanitario che ha permesso a studenti e studentesse di rientrare a scuola, a uomini e donne di iniziare a lavorare, e che, più in generale, ha dato la possibilità a chi vive nei quartieri romani di sottoporsi al tampone rapido in maniera gratuita. Molte persone che abbiamo incontrato non avevano mai fatto un tampone o lo avevano fatto l’anno scorso. Molte non avrebbero avuto la possibilità di farlo se non a pagamento presso strutture private”.

Quello che colpisce e rincuora, nel progetto, è il principio di solidarietà che ha risvegliato l’entusiasmo e la voglia di partecipazione di molti cittadini, i quali, aderendo all’iniziativa e pagando 10 euro per il proprio screening, hanno dato, a chi non aveva le risorse, la possibilità di fare un tampone. Un circolo mutualistico che protegge il territorio.

Un esperimento sociale quanto mai prezioso declinato nella realtà della comunità sikh. Il Covid, come ricorda Nonna Roma, ha dimostrato tutto il suo potenziale di rischio nelle situazioni di sovraffollamento e di scarsa igiene, dove il contagio può correre veloce. Condizioni, queste, che riguardano molti lavoratori stranieri del settore agricolo. Non è facile evitare focolai quando 5 persone si trovano a vivere in 40 metri quadri. Il pericolo di ammalarsi è alto e per chi non è regolare è quasi impossibile vaccinarsi o accedere ai servizi sanitari.

“Venticinque euro (tanto è il costo del tampone in farmacia) è una spesa insostenibile per persone che già faticano con acquisti e bisogni fondamentali. Ed è per questo che il tampone gratuito diventa anche un simbolo per lanciare un messaggio: l'Italia ha bisogno di tutte e tutti per ripartire!”, scrive Nonna Roma.

È una storia di contrattazione inclusiva, ci ha spiegato nel video Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, che risponde a due priorità del sindacato: stare vicino ai bisognosi che non hanno risorse e aiutare la sanità pubblica.

(La dichiarazione di Michele Azzola, segretario generale Cgil Roma e Lazio. Video a cura di Simona Caleo)