Investimenti per i trasporti ferroviari ad alta velocità, il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, il sistema portuale soprattutto nel Mezzogiorno, e la digitalizzazione della catena logistica. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede una Missione specifica, la numero 3, per la mobilità e le infrastrutture. “In questa Missione però – fa notare la Cgil nel documento di valutazione del Pnrr - si riversano buona parte degli effetti delle ‘semplificazioni’, tra provvedimenti già emanati e riforme da emanare, per il raggiungimento degli obiettivi con meno vincoli: le riforme di contesto e di settore in tali ambiti tradiscono un'impostazione più orientata ad azzerare il Codice degli appalti e non correggere, con rischi di peggiorare la regolamentazione del subappalto e di grande incertezza normativa, che potrebbe addirittura ingenerare un rallentamento del sistema”.

Entrando nello specifico degli interventi infrastrutturali, da segnalarne alcuni: la scelta strategica di completare a livello nazionale l'alta velocità/alta capacità ferroviaria attraverso la realizzazione della Salerno-Reggio Calabria; l'integrazione dell'alta velocità con le reti regionali e i sistemi intermodali ed il potenziamento dei servizi ferroviari del Sud e delle aree interne; le connessioni diagonali nel Centro Italia, Orte-Falconara e Roma-Pescara e nel Sud, Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia; il completamento della Napoli-Bari e Palermo-Catania; la realizzazione delle connessioni del Nord-Italia con il resto dell'Europa attraverso: La Brescia-Verona-Vicenza; la Liguria-Alpi; la Verona-Brennero. “Positiva l’estensione dell’alta velocità al Sud per passeggeri e merci – sottolinea la Cgil -, con la conclusione della direttrice Napoli-Bari, l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e la realizzazione dei primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza-Battipaglia, per ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la capacità”.

Saranno, inoltre, realizzati interventi necessari per migliorare le condizioni di sicurezza del traffico ferroviario, e con riferimento al Mezzogiorno, si punterà sul potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie: interventi specifici per potenziare la rete ferroviaria in diversi punti critici del Sud Italia (per esempio in Molise e Basilicata), per realizzare gli interventi di ultimo miglio ferroviario per la connessione di porti (Taranto e Augusta) e aeroporti (Salerno, Olbia, Alghero, Trapani e Brindisi), per aumentare la competitività e la connettività del sistema logistico intermodale e per migliorare l’accessibilità ferroviaria di diverse aree urbane del Mezzogiorno.

“Per lo sviluppo del sistema portuale – afferma la Cgil nel documento di valutazione -sono previsti un totale di 0,27 miliardi finalizzati al progetto Green Ports che ha come obiettivo di rendere le attività portuali sostenibili attraverso la riduzione dei consumi energetici delle strutture e attività portuali. Diamo una valutazione positiva di questo progetto che contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.