Appena un’informativa orale, senza nessun testo su cui confrontarsi: così l’annuncio da parte del ministro Bianchi di un “piano per l’estate” che coinvolgerà le scuole e che impegna oltre mezzo miliardo di euro. Il tutto mentre il Patto per la scuola lanciato a marzo non parte e manca ancora il decreto ad hoc per superare le emergenze endemiche del sistema scolastico. Un’iniziativa che ha causato un certo sconcerto nella Flc Cgil che, si legge in una nota, “ha rilevato un grave problema di metodo: una convocazione su un tema così importante con pochissimo preavviso e senza un testo su cui confrontarsi è un grave attacco alle corrette relazioni sindacali. Si tratta di decidere della destinazione di oltre mezzo miliardo di euro senza poter entrare nella concretezza di un documento scritto”.

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Nel dettaglio l’amministrazione ha informato le organizzazione sindacali sull’imminente emanazione di una nota ministeriale che annuncia l’assegnazione alle scuole di risorse destinate ad attività di rinforzo delle competenze relazionali e disciplinari, da svolgersi durante il periodo estivo. Tali attività rientreranno nell’autonoma progettazione delle scuole attraverso il coinvolgimento degli organi collegiali e saranno affidate a personale interno, di ruolo o precario, o esterno mediante contratti per beni e servizi con realtà associative del territorio. L’adesione dei docenti sarà volontaria.

Le risorse destinate ammontano complessivamente a 510 milioni di euro di cui 320 milioni dai Fondi Pon, distribuiti in base alle procedure previste dagli stessi, 150 milioni ripartiti in base alla popolazione scolastica, ulteriori 40 milioni ex legge 440 per le scuole che parteciperanno ai bandi del ministero dell’Istruzione. Attraverso Indire verrà assicurato alle scuole adeguato supporto tecnico-amministrativo.

Il sindacato, continua la nota, ha chiesto di “aggiornare l’incontro dopo avere preso visione della bozza della nota annunciata. Abbiamo inoltre espresso la nostra contrarietà e preoccupazione rispetto al mancato avvio del confronto sul Patto per la Scuola che dovrebbe costituire la cornice entro cui si collocano i singoli provvedimenti e al silenzio calato su uno specifico decreto che affronti le emergenze da noi rappresentate in diversa occasione, a partire dalla conferma dell’organico covid e dall’ampliamento dell’organico Ata”.

Molto critica la Flc anche sulla mancata rassicurazione rispetto all’aggiornamento dei protocolli di sicurezza – necessari anche per il dilagare delle varianti del virus – e sulla tipologia del rapporto di lavoro che le scuole dovrebbero instaurare con il personale. 

“A questo proposito, abbiamo ribadito con forza la necessità di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso l’applicazione del contratto nazionale e di pieno coinvolgimento di tutta la comunità educante nella predisposizione delle attività estive, a partire dagli organi collegiali e dalle Rsu”, termina la nota.