“Bene aver condiviso la necessità di un confronto costante e periodico sui trasporti”. Lo riferiscono unitariamente i segretari generali di Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl, Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi che, questa mattina, hanno incontrato in modalità videoconferenza il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, aggiungendo che “gli incontri proseguiranno con cadenza quindicinale”.

“Abbiamo chiesto - sottolineano i tre segretari generali - che sia garantita continuità sui processi di riforma del settore avviati dal precedente Governo, a partire dal comparto del trasporto pubblico locale dove serve una seria riforma che, prima di tutto, superi il nanismo aziendale del settore con oltre mille aziende, al fine di consentire delle politiche di respiro nazionale, a cominciare dalla svolta ecosostenibile che è prevista dalla missione 2 su rivoluzione verde e transizione ecologica del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e serve sbloccare il rinnovo del contratto nazionale, considerati i significativi contributi di cui beneficia il tpl. Lo stesso chiediamo per il trasporto aereo dove va avviato un confronto interministeriale come si sta facendo per Alitalia. Sul futuro della compagnia di bandiera abbiamo chiesto di essere coinvolti in un dialogo che riunisca tutte le parti in causa, a partire dai ministeri interessati delle infrastrutture, dello sviluppo economico, del lavoro e dell’economia, per lavorare ad un progetto che garantisca sviluppo industriale e tuteli la piena occupazione”.

“Nei processi di riforma dei settori dei trasporti abbiamo sottolineato - spiegano i tre dirigenti sindacali - l’importanza di intervenire sulle regole nei porti a tutela del lavoro in sicurezza, sulla garanzia nel trasporto marittimo della continuità territoriale con le isole e la tutela dei dipendenti della ex Tirrenia e sul sistema delle concessionarie autostradali dove lo stato deve mantenere il controllo a garanzia del lavoro e dei servizi agli utenti. Quanto al trasporto ferroviario, ai fini della sostenibilità ambientale, è necessario un riequilibrio modale che porti ad usare la ferrovia nelle stesse percentuali degli altri paesi europei. Per il trasporto delle merci e la logistica - riferiscono infine i tre dirigenti sindacali - vanno inserite, anche qui, norme che impediscano il dumping contrattuale ed è necessario rinnovare il contratto scaduto per i lavoratori di un comparto che non si è mai fermato durante la pandemia e che ora rischiano di subire la beffa del mancato rinnovo contrattuale”.