Lo scadere del blocco dei licenziamenti e l'incertezza sulla proroga della cassa integrazione Covid, sui quali pesa anche la crisi di governo consumatasi in questi giorni, preoccupano fortemente i sindacati Trentini già alle prese con il calo delle assunzioni in questo anno pandemico. “Dopo il 31 marzo quando dovrebbe scadere il blocco dei licenziamenti, il settore secondario, quello più esposto di tutti alla concorrenza dei mercati internazionali, dovrà essere monitorato attentamente per evitare crisi aziendali su larga scala che producano un ulteriore impennata della disoccupazione rispetto a quella che ci si può attendere oggi”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, analizzando i dati sul calo dell’occupazione nella regione (benché ancora fermi allo scorso novembre). Uno su tutti: secondo il rapporto di Agenzia del lavoro, le assunzioni sono calate di quasi 2.500 unità, portando la contrazione di contratti attivati nei primi undici mesi dell’anno a quota 17.600. Dati che sono definiti drammatici e che inducono i sindacati a chiedere alle istituzioni “di abbandonare l’immobilismo di questi mesi sul fronte del lavoro”.