Reintegro immediato per il lavoratore del supermercato Famila di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, che era stato licenziato a metà settembre, dopo un calvario iniziato con il contagio da covid alla fine di febbraio, quando gli mancavano appena 17 mesi alla pensione.

Lieto fine per una vicenda che ha visto l’impegno, in prima linea, del sindacato, che aveva contestato nel merito il provvedimento, facendo notare come il conto dei giorni di malattia che aveva portato l’azienda a considerare superato il periodo di comporto, fosse in realtà errato.

Il 15 ottobre Fabrizio, che aveva raccontato a Collettiva la sua storia, tornerà al lavoro. In quella data scadrà infatti la malattia. Probabilmente non sarà più impiegato al banco di salumeria, la sua mansione per 33 anni, per via della polmonite prima e di una miocardite, postumo del covid, che lo ha colpito a luglio, quando era già guarito dal virus.

“Siamo felici per Fabrizio e per aver reso giustizia ad un palese sopruso – ci ha detto Ivan Cattaneo, segretario generale della Filcams Cgil del lodigiano –. Il lavoratore ora è felice ma spossato da queste settimane di angoscia. Sabato mattina (10 ottobre) ci troveremo con lui in piazza a Casalpusterlengo per festeggiare il suo rientro. Sarebbe bene che l’azienda, che ha compiuto un passo falso, si scusasse con il proprio dipendente”.