La Fillea Cgil ha organizzato un incontro con Enrico Letta - ex premier italiano e presidente dell’Istituto Jacques Delors – che su incarico della Commissione europea in primavera presenterà al Consiglio europeo un Rapporto sul futuro del Mercato unico europeo. Sono stati invitati a partecipare, per discutere insieme le problematiche del settore delle costruzioni, la Efbww (Federazione europea dei lavoratori delle costruzioni), FenealUil e Filca Cisl.

Tom Deleu, segretario generale della Efbww – e Nina Kreutzman - Presidente del Comitato edilizia del sindacato, hanno presentato a Letta un contributo scritto dove si sottolinea la necessità di riformare il Mercato unico, “per renderlo meno schiacciato sulle libertà economiche e più fondato sulle questioni sociali e del lavoro. Ad esempio, prima dello sviluppo del Mercato unico europeo, molti paesi membri dell’Ue avevano una legislazione a tutela del lavoro nei settori a particolare rischio frodi e lavoro sommerso, come l’edilizia”. Successivamente numerose tutele sono state eliminate “in nome della libera concorrenza promossa dall’Ue, peggiorando sia le condizioni di lavoro nei cantieri sia la qualità delle imprese”. Tipico esempio, si legge, sono le “catene dei subappalti e i molti casi di frodi con il distacco transnazionale dei lavoratori”.

Per questo motivo la Efbww ha chiesto al presidente Letta di valutare l’importanza di riformare la normativa sul subappalto, anche con una direttiva specifica per le costruzioni, l’utilizzo di badge per i lavoratori, assegnare maggiori risorse e più potere ispettivo all’Agenzia europea del lavoro (Ela).

Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil insieme a Vito Panzarella della FenealUil, hanno sostenuto le proposte del sindacato europeo e “la necessità di contrastare il dilagare dei subappalti prevedendo, anche a livello europeo, la parità di trattamento economico e normativo per i lavoratori in subappalto come quelli per i lavoratori dell’impresa appaltatrice, sia per gli appalti pubblici che per quelli privati. Questa è una condizione necessaria per contrastare la concorrenza sleale e tutelare le imprese serie che stanno investendo anche su innovazione e sostenibilità”.

Proprio le sfide ambientali e la rigenerazione urbana, infatti “necessitano di imprese più strutturate e con maggiori professionalità, per questo è importante il dialogo sociale europeo, con uno spirito di confronto costruttivo anche con le associazioni datoriali, in particolare con quelle che hanno dato vita a sistemi di relazioni industriali e di tutele (come la Bilateralità presente non solo in Italia) più avanzate£.

Al termine del confronto, l’on. Letta ha ribadito di condividere molte delle considerazioni e delle proposte dei sindacati italiani ed europeo, a partire dalla necessità di rafforzare il Pilastro sociale per il futuro dell’Unione europea con maggiore qualità e tutela del lavoro e delle imprese regolari.