"La scomparsa di Delors rattrista tutto il mondo del lavoro e la nostra organizzazione a cui lo legava l'amicizia con Bruno Trentin. Rattrista chi ha creduto fortemente in un'idea di Unione europea sociale". Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, commenta così la notizia della morte, all’età di 98 anni, di Jacques Delors, figura di spicco della sinistra francese europeista, ministro e presidente della Commissione europea, nonché padre dell’euro e del mercato unico.

Ed è proprio in qualità di presidente della Commissione Ue che Landini lo ritrae come “il nostro modello di europeismo sensibile ai valori della solidarietà, attraverso l'investimento sulle persone e sulla loro intelligenza, come fatto col trattato di Lisbona del 2007, che si ispira ampiamente al suo lavoro. Obiettivi e impegni che purtroppo non sono stati realizzati. A chi continua a sposare il suo pensiero - conclude il segretario - il compito di portare avanti questi ideali".