La risposta di Bologna è stata straordinaria. Sono migliaia le persone che ieri hanno percorso via Indipendenza ed hanno gremito piazza del Nettuno, a Bologna, rispondendo chiamata di oltre trenta associazioni e organizzazioni, laiche e cattoliche (Cgil, Cisl, Uil, Portico della Pace, Anpi, Arci, Acli, Rete Studenti Universitari, ecc…), alle quali si sono aggiunte altre venti adesioni, incluso quelle di diverse forze politiche.

Una partecipazione così massiccia non la si vedeva dalla grande manifestazione che si fece a Bologna pochissimi giorni dopo la decisione della Russia di invadere l’Ucraina. Il clima all’interno del movimento per la pace è cambiato a ridosso e in occasione delle iniziative di preparazione della grande manifestazione di San Giovanni a Roma, dello scorso 5 novembre. Dopo quel grandissimo evento è maturata una consapevolezza più estesa tra la popolazione della assurdità di questa guerra e della conseguente necessità di riuscire ad ogni costo a fermarla.

Lo slogan scelto a Bologna, aggiungendosi alle parole d’ordine lanciate a livello nazionale da Europe for Peace, è stato “La Pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno! Fermiamo la guerra!”. Il corteo, colorato, multiforme e intensamente comunicativo, è stato animato dagli studenti e di alcune associazioni femministe. In piazza del Nettuno ha preso la parola per primo Alessandro Bergonzoni, portando il suo contributo artistico a sostegno della manifestazione, con l’abituale generosità e amicizia. Sono seguiti gli interventi della Presidente dell’Anpi Anna Cocchi, quello del Segretario della Cisl, Enrico Bassani, a nome di Cgil-Cisl-Uil, quello del Sindaco di Bologna Matteo Lepore, del Cardinale Matteo Maria Zuppi Presidente della CEI, di Nadiya Lukecha, delegata Filt di nazionalità ucraina, di Giampiero Cofano, portavoce di #stopthewarnow e, infine, di Giulio Marcon in rappresentanza di Europe for peace. Alberto Zucchero, del Portico della Pace di Bologna ha coordinato.

Al termine degli interventi, dopo un minuto di raccoglimento per le vittime di questa e di tutte le guerre in corso, accompagnato dal rintocco delle campane dell’Arengo comunale e del Duomo, si è svolto in Piazza Maggiore un flash mob per lanciare un segnale luminoso di pace a tutto il mondo.