• 1. Il primo presidente in televisione

Kennedy deve buona parte della sua popolarità alla sua presenza mediatica: il dibattito elettorale Kennedy-Nixon è il primo ad essere trasmesso in tv.

  • 2. Il presidente eletto più giovane di sempre

Fu eletto nel 1961 quando aveva solo 43 anni. Sarà anche il presidente più giovane a morire, aveva solo 46 anni.

  • 3. Vinse il premio Pulitzer

Nel 1955 pubblica il libro Ritratti di coraggio con cui, nel 1957, vinse il premio Pulitzer per la biografia e autobiografia.

  • 4. Omicidi presidenziali

Quello di Kennedy non è stato il primo omicidio presidenziale nella storia degli Stati Uniti, ma il quarto in meno di duecento anni. Prima di lui erano stati assassinati Abramo Lincoln, James Garfield e William McKinley.

  • 5. Il video dell’assassinio

Abraham Zapruder, un videoamatore, ha ripreso l’omicidio con la sua telecamera amatoriale. Il video, acquistato dalla rivista Life per 150 mila dollari, sarà trasmesso in tv solo 12 anni dopo l’omicidio dalla rete ABC (il film sarà in seguito requisito dal governo, ottenendo la famiglia Zapruder una compensazione di 16 milioni di dollari). 

  • 6. Il Belpaese

Nel luglio del 1963, pochi mesi prima di essere assassinato, Kennedy è in visita ufficiale in Italia, una visita in cui sboccia l’amore tra il presidente americano ed il nostro paese. “L’Italia, ha scritto Shelley, è il paradiso degli esiliati - dirà Kennedy a Napoli poco prima di lasciare l’Italia - In questo mio breve esilio dal clima di Washington ho immensamente apprezzato questo paradiso come ultima tappa del mio viaggio in Europa. Lascio questo Paese con rammarico e l’unica scusa per la brevità del mio soggiorno è la certezza del mio ritorno,  la prossima volta con mia moglie”.

  • 7. Origini italiane

“Mio nonno ci diceva sempre che i Fitzgerald sono in realtà italiani, e discendono dai Geraldines, che vennero da Venezia: non ho mai avuto il coraggio di rivendicare questa affermazione, lo farò oggi qui”, affermava lo stesso Kennedy il 12 ottobre del 1962 in New Jersey, in occasione del Columbus Day.

NON SOLO LUCI

  • 8. Cuba

Con la nomina di Fidel Castro a primo ministro nel 1959 parte a Cuba la riforma agraria, che nazionalizza tutti i possedimenti agricoli di estensione superiore ai 400 ettari ed il governo procede all’esproprio delle società straniere, riconoscendo la Repubblica popolare cinese e stipulando contratti commerciali con l’Urss ed i paesi del Patto di Varsavia.
La reazione americana non si fa attendere ed alla iniziale sospensione delle attività di importazione dello zucchero segue, il 17 aprile 1961, lo sbarco nella Baia dei Porci di circa 1.500 anticastristi armati dagli Stati Uniti. Il 1962 è l’anno più duro. Con il Proclama 3447 del 7 febbraio entra in vigore il blocco economico contro l’isola, formalmente ancora attivo. Sentendosi minacciati dalla vicina superpotenza, i cubani consentono all’Unione Sovietica l’installazione di batterie di missili nucleari sul proprio territorio. Il 14 ottobre 1962, un aereo spia U-2 statunitense evidenzia la costruzione di una postazione missilistica. Kennedy ordina la ‘quarantena’ navale dell’isola: qualsiasi nave che tenti di forzare il blocco (effettivo a partire dalle 10 del 24 ottobre) verrà fermata anche con il ricorso armi. L’America viene a conoscenza della crisi in atto solo il 22 ottobre, quando Kennedy dirà in televisione: “La politica di questa nazione sarà quella di considerare ogni missile nucleare lanciato da Cuba contro qualunque nazione dell’emisfero occidentale come un attacco lanciato dall’Unione Sovietica contro gli Stati Uniti, che provocherà una rappresaglia con ogni mezzo nei confronti dell’Unione Sovietica”. Il mondo è sull’orlo della guerra. Alle ore 12 del 25 ottobre un preoccupato Giovanni XXIII dirige ai popoli del mondo intero ed ai loro governanti un appello per la pace immediatamente diffuso in ogni continente dalla stazione Radio Vaticana. Forse anche grazie all’intercessione del pontefice, come dicono alcuni, forse no, la guerra non scoppia ed il 26 ottobre Kruscev avanza l’offerta di ritiro dei missili dietro la promessa degli Stati Uniti di non invadere l’isola. Il 28 ottobre la crisi può considerarsi finita e la quarantena navale viene rimossa il 20 novembre. Kennedy però intensifica le sanzioni contro Cuba, proibendo anche il trasporto di merci statunitensi su navi straniere che avessero fatto tappa nei porti cubani e varando l’8 luglio 1963 i Cuban Assets Control Regulations (CACR). 

  •  9. La maledizione dei Kennedy

“Qualcuno lassù non ci ama”,  dirà Bobby dopo l’incidente aereo del fratello Ted. E nel 1968, dopo l’uccisione dello stesso Bob, il fratello Michael commenterà: “E come se il fato si fosse ribellato contro di noi”. Sembra esserci un un filo nero che corre lungo la storia della famiglia più importante d’America, puntuale e spietato come una vera e propria maledizione. 

  • 10. Nel nome del padre

Nel nome del padre è una commedia scritta da Luigi Lunari nel 1997 e tradotta in francese, inglese, tedesco, giapponese, olandese, russo, bulgaro e turco. È la storia di due giovani che si trovano in un luogo misterioso dove devono liberarsi dei loro drammatici ricordi per approdare a una meritata pace eterna: lei è Rosemary Kennedy, sorella del presidente assassinato, lui Aldo Togliatti, figlio del Migliore.