Piazza del Carmine gremita a Cagliari ieri, 20 novembre, per la mobilitazione regionale dei pensionati dello Spi Cgil Sardegna. La manifestazione, una delle centinaia di tappe organizzate in tutta Italia in questa settimana, per protestare contro la manovra del governo Meloni. Un’anteprima di ciò che succederà il 12 dicembre, giorno dello sciopero generale indetto dalla Cgil nazionale. 

Mazzoli, Spi Cgil nazionale: “Per il 40% di chi è in pensione, l’assegno non arriva a mille euro”

All’appuntamento in piazza del Carmine ha preso la parola anche Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sarda,e le conclusioni sono state affidate al segretario dello Spi Cgil nazionale, Lorenzo Mazzoli: “Per il 40% di chi è in pensione, l’assegno non arriva a mille euro: quando i pensionati vanno a fare la spesa, il carrello della spesa pesa molto di più che per il resto della popolazione. In più, siccome molti di questi pensionati hanno un’età anche molto fragile, i problemi si sommano ai problemi e una parte del loro reddito se ne va per acquistare i presidi sanitari che non vengono eventualmente distribuiti”.

Migheli, Spi Sardegna: “Tre richieste: tutelare il potere d’acquisto, diritto a una pensione giusta, diritto alla salute”

Le nostre richieste, in sintesi, sono tre – ha spiegato il segretario generale dello Spi Cgil Sardegna, Giacomo Migheli –: vogliamo che sia tutelato il potere d’acquisto, che sia rispettato il diritto a una pensione adeguata, giusta e dignitosa e che sia garantito il diritto alla salute gravemente compromesso da un sistema sanitario pubblico indebolito e sottofinanziato”.

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