Sabato 11 novembre il Memorial Stefano Cucchi, giunto alla nona edizione, percorrerà le strade di Roma e per la prima volta partirà dal quartiere di Tor Bella Monaca. “La staffetta dei diritti è diventata un appuntamento importante che non ricorda più unicamente Stefano Cucchi, ma anche tutti gli altri Stefano che in ogni ambito reclamano Giustizia – afferma Ilaria Cucchi, sorella di Stefano e ora senatrice –. Proprio per questo non si tratta soltanto di una corsa ma è molto altro, un percorso che abbraccia tante realtà e cittadini lungo le sue tappe, in molti provenienti non solo da Roma ma da tutta l’Italia”.

Ad aderire e promuovere il Memoriale oltre 80 associazioni, tra le quali anche la Cgil insieme a Fiom e Fp, perché, come ci dice l’attivista per i diritti umani Gianluca Peciola, membro del comitato promotore dell’iniziativa, “c’è un’umanità che ha scelto la solidarietà attiva affinché i diritti siano realmente esigibili”. Ogni tappa della marcia sarà dedicata alla difesa di un diritto fondamentale e animata dalle associazioni e realtà del territorio quotidianamente impegnate sul tema.

Peciola ci ricorda che Stefano Cucchi “è nella storia di questo Paese ed è una figura che rappresenta la violazione concreta dei diritti dell’uomo, perché è stato ucciso dopo essere stato picchiato. Una denuncia pubblica è scattata subito dopo il suo omicidio grazie alla campagna attivata con coraggio dalla sorella Ilaria e dalla sua famiglia e grazie al lavoro straordinario dell’avvocato Fabio Anselmo, il quale ha permesso una svolta storica nel rapporto tra Stato e cittadini che chiedono verità e giustizia. Per la prima volta è stato svelato lo Stato profondo nella sua attività criminale attraverso alcuni dei suoi uomini, con livelli di illegalità gravissima, con depistaggi e pressioni. Un pezzo dello Stato prima è stato individuato e poi sconfitto, ma intanto ha lavorato nel profondo per occultare una verità che il Paese lentamente iniziava a scoprire”.

“Non abbiamo fatto ancora i conti con un passato lontano in cui l’Italia ha conosciuto svolte autoritarie e diritti umani non sempre rispettati – prosegue –. In alcuni momenti i movimenti sociali hanno alzato il livello della partecipazione e della rivendicazione dei diritti e, quando l’asticella della richiesta di diritti è diventata insopportabile, il potere si è difeso attraverso la violazione se non la soppressione di diritti fondamentali, tra i quali quelli umani. Il mio pensiero, va al G8 di Genova, ad esempio”.

C’è quindi un tema di rispetto dei diritti umani al centro della manifestazione, di mancata tutela delle esigenze collettive. “Soprattutto con questa drammatica crisi economica e sociale, l’accesso ai servizi pubblici, alla sanità e al reddito sono diventate difficili – conclude Peciola – e proposte di buon senso come quelle per il reddito di cittadinanza o il salario minimo vengono visti come attacchi a prerogative di mondi economici intoccabili. Ci sono battaglie da fare e quella su verità e giustizia per Stefano è diventata più ampia e interessa i diritti di tutti”.

La staffetta dei diritti, che partirà alle ore 9.30 da Largo Ferruccio Mengaroni, toccherà le seguenti tappe: piazza Giovanni Castano (Tor Bella Monaca), alle ore 10.30 al Parco Modesto Di Veglia al Quarticciolo (via Ugento 30), alle ore 10.55 Lago Ex Snia (via Prenestina), alle 11.05 Centro antiviolenza GiuridicaMente Libera (via del Pigneto 281), alle ore 11.15 Scuola Pisacane (via di Acqua Bullicante 30), alle ore 11.30 Parco Sangalli - Largo Petazzoni (Tor Pignattara), Parco di Centocelle (via Papiria, angolo viale Marco Fulvio Nobiliore), alle ore 12.00 Lucha y Siesta (via Lucio Sestio 10). La staffetta terminerà alle ore 12.30 al Parco degli Acquedotti (Via Lemonia, angolo Viale Appio Claudio).

All’assemblea pubblica che seguirà ci saranno gli interventi delle  associazioni, di Ilaria Cucchi, della sua famiglia e dell’avvocato Fabio Anselmo, oltre a testimonianze e contributi artistici.