Procedure più efficienti e veloci, solidarietà fra gli Stati Membri e promozione di partnership con Paesi terzi. Sono questi i tre pilastri del Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo adottato oggi dalla Commissione europea e passato all’esame del Parlamento Ue.

Si prevede uno screening pre-ingresso per l’identificazione di tutte le persone che attraversano le frontiere esterne dell’Unione senza autorizzazione o sbarcate dopo una operazione di ricerca e salvataggio, con controlli sanitari e di sicurezza, seguito dall’avvio alla procedura appropriata, alla frontiera o nell’ambito di un normale iter di asilo e una decisione rapida sulla sua concessione o sul rimpatrio.

Un meccanismo di solidarietà si attiverà nel caso di sbarco di persone a seguito di operazioni di ricerca e soccorso, pressioni, situazioni di crisi o altre circostanze specifiche. La Commissione propone un sistema di contributi flessibili da parte degli Stati membri, dalla ricollocazione dei richiedenti asilo, al rimpatrio di persone senza diritto di soggiorno o a varie forme di supporto operativo.

Le partnership aiuteranno ad affrontare sfide condivise come il traffico di migranti, ma anche a sviluppare percorsi legali di ingresso nei Paesi Ue e assicurare l'efficace attuazione degli accordi e delle disposizioni di rimpatrio. A questo si aggiungerà il dispiego di un Corpo permanente della guardia di frontiera e costiera europea, dal primo gennaio 2021.