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Un anno fa, dopo 36 ore di agonia, moriva Satnam Singh. Da allora, le parole degli operatori sanitari del San Camillo risuonano nelle nostre teste, così come quelle della moglie Soni, anche lei sfruttata e vittima di quel sistema di fare impresa che ha portato alla morte di Satnam. Se fosse stato soccorso in tempo, si sarebbe potuto salvare. Ma non è accaduto, perché il nostro non è un Paese buono.
Dopo le manifestazioni nel territorio sono arrivati i controlli, le denunce, l’emersione di tante lavoratrici e lavoratori tenuti in condizioni di irregolarità. Le istituzioni, incalzate dalla nostra Camera del Lavoro territoriale, hanno iniziato a fare la loro parte. In molti si sono rivolti alle nostre strutture territoriali per chiedere tutele. Tante persone ci hanno contattato per sostenere Soni e i familiari di Satnam, rendendo possibile un importante intervento di sostegno e solidarietà che continuerà nel tempo.
Nel corso di quest'anno siamo rimasti in contatto con i parenti di Satnam in India e con Soni, per assisterli e affiancarli in tutto ciò che segue una morte sul lavoro. Continueremo a farlo, a partire dal processo per la morte di Satnam, in cui siamo l’unica organizzazione sindacale ad aver richiesto e ottenuto il riconoscimento come parte civile.
La strada è ancora lunga. Troppe persone vivono ancora il lavoro come sofferenza e dolore, in una condizione che le rende schiave e non libere. L’omicidio di Satnam ha squarciato il velo di ipocrisia che copriva le condizioni di lavoro nel nostro territorio. Un velo che dobbiamo continuare a tenere sollevato, con la mobilitazione, la contrattazione e la solidarietà".
In questa direzione agiremo per la piena applicazione della legge regionale contro il caporalato, del piano strategico regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro e per il totale rispetto, con tolleranza zero, dell’ordinanza regionale che vieta il lavoro nelle ore più calde e l’esposizione prolungata al sole con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza e di contrastare lo sfruttamento nei campi. Continueremo a onorare e ricordare Satnam Singh con tante iniziative nelle prossime settimane e con l’impegno quotidiano affinché non accada mai più.
Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio