“Esprimiamo piena solidarietà ai ragazzi con disabilità e alle loro famiglie per essersi visti rifiutare l'iscrizione al prossimo anno scolastico da vari istituti superiori della Capitale. Un’umiliazione così forte, nei confronti di questi giovani, che non può essere tollerata in una società che si definisce civile e democratica". Lo affermano, in una nota Cgil nazionale e Flc Cgil.

“Non è possibile - proseguono Cgil e Flc - che le scuole, per carenza di personale, di spazi adeguati e di risorse, non siano nelle condizioni di garantire il pieno diritto all'istruzione a tutte e a tutti, nel rispetto del mandato costituzionale che coniuga il diritto allo studio, sancito dall’art. 34 ‘la scuola è aperta a tutti’, con il principio di eguaglianza e pari dignità dell’art. 3 che affida allo Stato il compito di ‘rimuovere gli ostacoli’”. “Da tempo rileviamo - sottolineano Cgil e Flc - un'involuzione sui diritti inderogabili di cittadinanza, come il diritto all’istruzione. In questo anno, ricordiamo al Ministro Valditara, siamo intervenuti più volte attraverso vie legali per garantire il diritto allo studio delle alunne e degli alunni con disabilità, ottenendo risultati da noi sperati”.

“Oggi - aggiungono Cgil e Flc - la didattica inclusiva si pone come una delle sfide più importanti per la scuola. Servono organici e strutture, servono risorse e un nuovo approccio culturale che consenta di non lasciare indietro nessuno e di attivare percorsi che promuovano il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione alla vita sociale in tutte le sue dimensioni”. “Torniamo a rivendicare un tavolo di concertazione sulle politiche attive di inclusione, dalla scuola al lavoro, con azioni serie e mirate, bandendo spot e proclami, che a nulla servono. Auspichiamo che in tempi brevissimi siano accolte le iscrizioni dei quattro ragazzi, al pari dei loro coetanei, senza discriminazioni e vessazioni, evitando - concludono Cgil e Flc - ulteriori sofferenze ai ragazzi e alle loro famiglie”.