L'emergenza abitativa e il rischio sfratti è uno dei temi sui quali la Cgil si sta battendo in questi giorni di fine anno. Anche in Lombardia, dove è altissima la preoccupazione per la fine del blocco degli sfratti fissata per il 31 dicembre. "Senza norme che prevedano la sospensione delle esecuzioni nella legge di Bilancio 2021, rischiamo che rimangano senza casa migliaia e migliaia di famiglie. In particolare in Lombardia sono 30.682 le richieste di esecuzioni di sfratti nel 2019, di cui 16.513 solo a Milano. Senza considerare gli esercizi commerciali, che subiranno simil sorte. Una situazione allarmante, resa ancor più grave dalla crisi economica derivante dall’emergenza pandemica e che potrebbe trasformarsi in una vera e propria bomba sociale. Come richiesto dai sindacati inquilini a livello nazionale al Governo, occorre prorogare di almeno altri 6 mesi la sospensione delle esecuzioni sfratti e, contestualmente, definire misure per la rinegoziazione dei canoni, per dare certezza sia all’inquilino che al proprietario". A dichiararlo in un comunicato congiunto il segretario generale del Sunia di Milano, Giuseppe Jannuzzi e Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana del capoluogo lombardo.

"In assenza di politiche strutturali della Casa, di un piano che aumenti l’offerta di alloggi pubblici, di risorse continuative e non stanziamenti emergenziali,  con la grave situazione economico-sociale che si è determinata a seguito dell’emergenza sanitaria, siamo di fronte a una situazione esplosiva, i cui costi saranno sulle spalle dei Comuni, dei nuclei familiari in condizioni economiche sempre più precarie, dei proprietari e dei lavoratori. Per cui - scrivono i leader di Sunia e Cgil del territorio - contestualmente al blocco degli sfratti, per evitare lunghi e innumerevoli contenziosi giudiziari, occorre procedere con norme che agevolino incentivi fiscali, che vadano nella direzione della rinegoziazione dei canoni di affitto per una loro diminuzione e aumentare le risorse del fondo sostegno agli affitti e per morosità incolpevole".