“Vita immaginaria” è il tema della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Un titolo proposto dalla nuova direttrice editoriale, Annalena Benini, che così ha motivato la scelta nella conferenza stampa di presentazione: “La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione... …Questo Salone è allora l'omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale”.

Un’edizione che, proprio per il cambio alla guida dopo il triennio firmato da Nicola Lagioia, si apre oggi con una certa curiosità non soltanto per le migliaia di visitatori che sino al 13 di maggio riempiranno i padiglioni del Lingotto di Torino, ma anche se non soprattutto per gli addetti ai lavori, editori in primis, in attesa di osservare i cambiamenti derivanti dalla presenza di Annalena Benini, giornalista e scrittrice, nella conduzione di un evento ormai divenuto appuntamento tradizionale per chi ama il mondo dei libri.

Ogni anno qui si riunisce infatti tutta la filiera di settore tra case editrici e scrittori, librai e bibliotecari, agenti letterari e traduttori, e i tanti lettori attirati dall’oggetto-libro in sé, ma anche dall’opportunità di poter incontrare anche in questa edizione oltre 2.000 ospiti provenienti da ogni parte del mondo, per un totale di circa 1.200 eventi se si comprendono gli incontri in programma nella sezione ormai consolidata del “Salone OFF”.

Un programma ricco come sempre di personalità e contenuti, che tra gli altri nella giornata di venerdì 10, alle ore 13,45 presso la Sala Granata (Padiglione 1) renderà omaggio alla figura di Paolo Volponi, a trent’anni dalla morte dello scrittore simbolo di quella “letteratura industriale”, recentemente rielaborata nella formula “working class”, come conferma un altro appuntamento (Sabato 11, ore 18, Lab. Fumetto, Padiglione 4) già sold-out nelle prenotazioni online, che guarda all’originalità delle pubblicazioni del “fumetto working class” nella narrazione contemporanea.

Ampio rilievo troverà ancora una volta il tema della scuola, non solo per gli spazi e gli eventi appositamente dedicati come sempre nell’Arena Bookstock, ma anche per incontri quali “La Scuola Plurale. Dialogo sull’inclusività a scuola”, che vedrà protagonisti Marilena Umuhoza, Alessandro Gazzoli e Igiaba Scego di un evento creato dalla collaborazione tra le case editrici Nottetempo e People nella Sala Gialla (Pad 4, h.19,15), che il giorno dopo ospiterà la presentazione del volume “Non sparate sulla scuola. Tutto quello che non vi dicono sull’istruzione in Italia” (h.18) scritto per l’editore Solferino da Gianna Fregonara e Orsola Riva, giornaliste che da molti anni seguono le questioni legate al mondo dell’istruzione pubblica in Italia dalle colonne del Corriere della Sera.

Vita immaginaria, dunque, ma molta vita reale, legata alla più stringente attualità e/o a un passato funesto, come confermano le presenze di Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky, che insieme all’editore Giuseppe Laterza si confronteranno su “Democrazia e disuguaglianze” (Venerdì 10 maggio, h.17, Sala Rossa); quella oramai insostituibile di Alessandro Barbero, le cui lezioni, inutile dirlo, sono tutte esaurite da tempo in ogni ordine di posto, seppur previste in ogni giornata del Salone; l’intervento di Aldo Cazzullo per ricordare i cento anni dall’omicidio di Giacomo Matteotti attraverso un “Ritratto per immagini” (domenica 12 h.11, Sala Oro, Pad. Oval), in collaborazione con la Regione Toscana e l’Università di Pisa.

Per un’analisi sociale e politica dei tempi presenti e futuri, di sicuro interesse la discussione che partirà dal libro del giornalista Roberto Mania dal titolo “Capitalismo silenzioso” (domenica 12 h.11,30 presso il Caffè Letterario, editore Egea), che seguirà l’incontro con Thomas Piketty e Julia Cagé, autore e autrice di “Una storia del conflitto politico” (La nave di Teseo). Sullo stesso orizzonte di riflessione, strettamente connesso alla realtà italiana, domenica 12 alle ore 13 Franco Bassanini, Stefano Passigli e Gustavo Zagrebelsky si interrogheranno sulle opportunità “Per un rilancio della democrazia in Italia”, partendo dal libro edito da Passigli “Costituzione: quale riforma?” (Sala Bianca).

Il Salone del Libro sembra dunque rinnovare, anche in questa 36ma edizione, la sua proposta a incontrarsi tra pagine e parole, “per sognare insieme le vite immaginarie che esistono e che ci nutrono”, senza perdere lo sguardo verso il reale che ci circonda.