“Democratizzare (le aziende), demercificare (il lavoro) e disinquinare (il pianeta)”: è questa la formula per affrontare la crisi globale che stiamo attraversando, dall’emergenza sanitaria alla devastazione ambientale, dalla crisi economica alla guerra in seno all’Europa. In un’epoca in cui pandemie, eccessi populisti e sconvolgimenti climatici sono passati dal rappresentare una minaccia incombente all’accompagnare concretamente la quotidianità, arriva in Italia Il manifesto del lavoro (Castelvecchi Editore), libro a cura di Isabelle Ferreras, Julie Battilana e Dominique Méda, nato dall’appello, tradotto in 27 lingue e sottoscritto da migliaia di studiose/i in tutto il mondo, che ha dato avvio in poche settimane a un movimento mondiale per la democrazia, il lavoro e l’ambiente. L’edizione italiana ha un’introduzione firmata dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

È ormai chiaro che un sistema come il nostro, incentrato sulla crescente concentrazione della ricchezza e sulle diseguaglianze sociali, sia alla lunga insostenibile, e la crisi multidimensionale che dobbiamo affrontare - economica, ma soprattutto ecologica e sociale - ne è l’esito inevitabile. L’attuale modello di crescita è quindi fallito: com’è potuto accadere e come fare per cambiare rotta? Studiosi e ricercatori si sono uniti per rispondere a queste domande a partire da competenze e settori diversi, con l’obiettivo di evidenziare le falle del sistema corrente e di immaginare le alternative possibili, rimettendo il lavoro al centro del dibattito culturale.

Il manifesto del lavoro intende segnare la strada per agire collettivamente e portare equilibrio, giustizia e rispetto ovunque, per tutte e tutti, a partire dalla costruzione collettiva di un linguaggio condiviso, che già ha unito scienziati e accademici di tutto il mondo, al di là delle convenzionali barriere disciplinari, e che si rivolge allo stesso modo a lavoratori e non, sindacalisti e politici, alla società civile in generale. Un futuro democratico, ecologico e femminista, per una società giusta e fiera delle sue diversità: questo non è soltanto un auspicio, ma è l’unica via per salvarci da un modello di società che sta colando a picco.

 

Il libro sarà presentato nel corso di una tavola rotonda mercoledì 6 luglio, alle ore 18.00, presso Palazzo Wedekind - Sala Angiolillo (Piazza Colonna, 366 - Roma). Dopo i saluti del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, interverranno Marina Calloni (Università degli studi di Milano Bicocca), Stefano Fassina (LeU), Maurizio Landini (Segretario Generale Cgil), Dominique Méda (Direttrice IRISSO, Università Paris Dauphine, e curatrice del libro), Andrea Orlando (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Laura Pennacchi (economista e politica). Modera Paola Severini Melograni (giornalista e autrice radiotelevisiva)