Aldo Moro sul letto d'ospedale che ringrazia le Brigate Rosse per avergli salvato la vita, mentre condanna senza appello la Democrazia Cristiana tutta, davanti agli sguardi attoniti di Andreotti, Cossiga e Zaccagnini.

Marco Bellocchio, magnifico 82 enne, torna a spiazzare il pubblico proseguendo il suo racconto, personalissimo, del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro. È Esterno Notte, primo esperimento di serie televisiva per il regista di Marx può aspettare, presentato qui a Cannes per quello che è realmente: un film di quasi sei ore che il pubblico italiano vedrà in due parti al cinema: il 18 maggio e poi il 9 giugno. Mentre in autunno arriverà su Rai1.

Dopo Buongiorno, notte tutto chiuso nel covo dei brigatisti, ora Bellocchio allarga lo sguardo all’esterno ricomponendo tutte le tessere del mosaico degli anni di piombo, tra Cia e servizi deviati, Vaticano e malavita.

Di tutt’altro segno per stile e linguaggio, ma non meno sorprendente, è l’altro italiano protagonista sulla Croisette in apertura di Festival: L’envol di Pietro Marcello, unna favola romantica e femminista ispirata a un romanzo dello scrittore russo e pacifista Aleksandr Grin. Un inno alla volontà che può cambiare la vita con un omaggio particolare a Louis Michel, eroina della Comune di Parigi.

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