Venerdì 23 settembre, alle 16.00, presso il Giardino Cavalleggeri in Corso Milano 113, la Cgil di Padova, la Rete degli Studenti Medi, l’Unione degli Universitari e Legambiente organizzano una grande giornata di discussione e di confronto sul tema del cambiamento climatico. La crisi climatica e la crisi energetica impongono al Paese grandi sfide strutturali alle quali bisogna rispondere con coraggio.

“Il cambiamento climatico è realtà viva che coinvolge tutte e tutti noi – dichiara Marianna Cestaro, segretaria confederale della Cgil di Padova – e la grande siccità di quest’anno, il disastroso nubifragio nelle Marche sono eventi che ce lo ricordano in modo plastico e drammatico. Cittadini, associazioni, realtà produttive e istituzioni hanno la responsabilità e il dovere di guidare il cambio di paradigma necessario ad avviare un processo di riconversione completo, tenendo il lavoro al centro, come motore e non elemento passivo della transizione”.

“Il 23 settembre – aggiungono gli studenti della Rete e dell'Udu – vogliamo provare a mettere al centro del dibattito pubblico, nella nostra città, la scienza, per parlare di cambiamento climatico, ambiente e lavoro in modo consapevole con tante e tanti esperti: noi dobbiamo trovare il modo di azzerare l'inquinamento e le emissioni nel più breve tempo possibile”.

Durante l'iniziativa ci sarà infatti una tavola rotonda organizzata insieme all’Università degli studi di Padova rappresentata dalla Prorettrice Francesca da Porto e con la partecipazione del Comune di Padova rappresentato dall’assessore Andrea Ragona. Inoltre Interverranno i divulgatori scientifici come Gaia Contu, Chi ha paura del buio, ed Entropy for life dopo un'introduzione di Aldo Marturano, segretario generale della Cgil Padova.

“Prendere oggi decisioni concrete per fronteggiare la crisi climatica – spiega Piero Decandia, direttore regionale di Legambiente – diventa necessario per guidare una riconversione ecologica del tessuto produttivo del nostro Paese, che porterà molti nuovi posti di lavoro e permetterà l’apertura di nuovi impianti produttivi o la riconversione di quelli già esistenti. L'Italia e l'Europa devono sviluppare la capacità di rispondere da subito alle sfide ineludibili del prossimo decennio”.

“Abbiamo imparato – concludono gli organizzatori dell’evento – che il tema del cambiamento climatico impone di mettere in discussione seriamente il nostro modello di sviluppo. Non è possibile costruire tutele per le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori e una società democratica in un mondo in cui l'acqua, l'aria, e la terra sono avvelenati dai nostri sistemi produttivi orientati esclusivamente al profitto”.

L’iniziativa, aperta a tutti, si concluderà intorno alle 23.00, al termine di un concerto del giovane cantautore Visconti.