È stato sottoscritto oggi, 23 aprile, il primo accordo integrativo aziendale tra i sindacati e Zara Italia, multinazionale spagnola che fa parte del gruppo Inditex e nel nostro paese occupa circa 3.500 dipendenti. “Un percorso non facile, fatto di lunghe trattative, confronti difficili e mobilitazioni”, sottolinea Sabina Bigazzi della Filcams Cgil. “Zara è stata per anni indisponibile a sottoscrivere un accordo aziendale di secondo livello articolato su vari temi, anche se in passato erano stati siglati, nell’ordine, un protocollo di relazioni sindacali e un accordo sull’organizzazione del lavoro”.

Ecco i punti rilevanti del nuovo accordo: gestione condivisa a livello decentrato dell’organizzazione del lavoro (nell’ambito di un quadro definito a livello nazionale); conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per i genitori di bimbi piccoli, orari agevolati e possibilità di usufruire di aspettativa non retribuita a conclusione dei congedi parentali; agevolazioni di accesso ai periodi di congedo formativo sia in termini di percentuale che di anzianità richiesta e un articolato sistema di relazioni sindacali. È stata inoltre confermata la volontarietà del lavoro festivo e aumentata la maggiorazione prevista dal contratto nazionale.

La prima propsta dei sindacati risale a due anni fa. Da lì inizia un confronto duro, fatto anche di mobilitazioni, fino ai risultati odierni- “Oltre a dare risposte ad alcune delle richieste più sentite dalle lavoratrici e dai lavoratori - conclude Bigazzi - il contratto ha un importante valore politico in una fase contrattuale cosi complessa, sia perché in Italia l’azienda è associata a Federdistribuzione, sia perché a livello internazionale il gruppo Inditex è particolarmente restio alla contrattazione aziendale”.