“Con l'incontro di oggi e con quelli già fissati, a partire da mercoledì prossimo, si è aperta una trattativa complessa e difficile sull'assetto industriale di Indesit. La disponibilità al confronto senza pregiudizi, come è stato più volte dichiarato da parte dei dirigenti Whirlpool, deve ora trovare una sua concretizzazione nella definizione di un piano industriale che escluda ogni possibile chiusura di siti, a partire da quello di Caserta, e ricerchi le soluzioni più adeguate per garantire il lavoro ai 1350 lavoratori sui quali pende il rischio del licenziamento”. E’ quanto dichiara il responsabile Industria della Cgil, Salvatore Barone. 

“Non è in alcun modo accettabile, infatti, - aggiunge il dirigente sindacale - che il consolidamento di un gruppo così importante per l'economia italiana passi attraverso l'ulteriore chiusura di aziende, in particolare nel Mezzogiorno, laddove si registra da anni un processo di desertificazione industriale che compromette la stessa coesione sociale”.

Barone quindi prosegue: “Il piano presentato dalla Whirlpool va dunque cambiato garantendo a tutti gli stabilimenti una propria vocazione produttiva nei prodotti, nei volumi e negli sbocchi di mercato. Altrettanto importante è avere chiarezza sui Centri Direzionali per i quali ad oggi non è stato presentato un disegno definitivo di riassetto. Ciò ad evitare di trovarsi di fronte nel prossimo futuro ad ulteriori tagli occupazionali oggi non dichiarati”.

“L'avvio degli incontri che delinea un metodo e una volontà di confronto - conclude il sindacalista della Cgil - deve comunque indicare fin dalle sue prime battute questa disponibilità al cambiamento del piano. Questo per andare incontro all'esigenza dichiarata di trovare soluzioni nel breve periodo. In caso contrario l'azienda deve sapere che la fretta non può prevalere sull'esigenza di trovare soluzioni positive e convincenti”.