“In questi giorni e in queste ore si sta manifestando in tutta la sua drammaticità la crisi profonda che
sta colpendo il lavoro a Marghera e nella nostra provincia. Il senso di responsabilità del sindacato e dei lavoratori si sta esaurendo, la protesta clamorosa di queste ore ne è un segnale evidente”. A dirlo in una nota è il segretario generale della Cgil di Venezia, Sergio Chiloiro, parlando della vicenda di Vinyls di Porto Marghera dove prosegue anche oggi la protesta degli operai saliti ieri pomeriggio sulle torri-ciminiera.

I tre manifestanti che hanno trascorso la notte con coperte e termos su una delle due torri, a 170 metri dal suolo, sono scesi all'alba, in buone condizioni. Sono stati rimpiazzati da altri sette operai, tre sulla torre del cvm e quattro su quella dell'impianto pcv, alta circa 140 metri. Per il segretario della Cgil veneziana “si continua a giocare sulla pelle dei lavoratori: accordi, scelte che un giorno sembrano risolutive vengono compromesse il giorno dopo. Da ultimo anche il riavvio degli impianti previsto per il 15 dicembre sembra che rischi di non essere rispettato”.

Afferma il dirigente
sindacale: “Esprimo prima di tutto la solidarietà e il sostegno di tutta la Cgil ai lavoratori in lotta per difendere la loro dignità. Auspico che ci sia uno scatto straordinario da parte di tutti, forze sociali e imprenditoriali, istituzioni e forze politiche, per affrontare con chiarezza e trasparenza, ma anche con forza, la difesa del lavoro a Marghera e in provincia”.

“Non possiamo nascondere
più il fatto - insiste Chiloiro - che la crisi del lavoro si sta aggravando di giorno in giorno e questo richiede a tutti un grande senso di responsabilità. In altri territori del paese le istituzioni sono in campo per difendere le loro fabbriche. Qui è netta tra i lavoratori la sensazione che, salvo qualche lodevole eccezione, le istituzioni, a partire dalla Regione Veneto, vogliono liberarsi delle fabbriche provocando deserto sociale e speculazioni. Bisogna muoversi subito e ricostruire alleanze nel territorio per salvare le nostre aziende, per salvare il lavoro oggi e per il domani”.