Aumentati gli incentivi all’esodo (fino a 70 mila euro), crescono anche le indennità per i dipendenti in trasferta da uno stabilimento all’altro per far fronte ai picchi produttivi. È una fumata bianca a metà quella uscita dall’ultimo incontro tra Electrolux e le Rsu del gruppo, tenutosi martedì 26 settembre a Mestre. “Bianca” perché scioglie alcuni nodi che potrebbero ridurre il numero di esuberi strutturali individuati dal gruppo, “a metà” perché resta aperta la questione più spinosa: quella della “convivenza” dei contratti di solidarietà con gli straordinari.

Straordinari che in due stabilimenti, a Susegana (Treviso) e Forlì, sono dalla scorsa estate il principale nodo del contendere, dal momento che per le produzioni dei due siti (rispettivamente frigoriferi e cucine) il mercato vive un momento di crescita e si tratta di soddisfare una domanda particolarmente alta. Da qui, fin dalla scorsa estate, i sabati lavorativi, che hanno alzato il livello della conflittualità tra sindacati e azienda, con toni particolarmente aspri nello stabilimento trevigiano, dove la questione straordinari si è innestata su un confronto già teso per il licenziamento (nel giugno scorso) di Augustin Breda, decano dei delegati Fiom.

La vertenza aperta nella multinazionale svedese, 4.500 dipendenti sparsi tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, è lo specchio di una stagione sospesa tra l’onda lunga della crisi e le prospettive di una “ripresina” dall’orizzonte corto: una situazione a macchia di leopardo, come si dice in questi casi. C’è chi ha il fiatone: vedi lo stabilimento lombardo di Solaro, dove il numero di lavastoviglie prodotte è sceso di oltre il 30 per cento in due anni e la solidarietà scade a marzo, con il rischio che il nodo degli esuberi venga al pettine per una quota consistente degli 800 addetti. C’è chi rallenta, come Porcia, in Friuli, che chiuderà il 2017 con un calo del 4 per cento nella produzione di lavatrici rispetto al 2016 e con un timore di flessioni più robuste nel 2018, tanto che a dicembre ripartiranno i contratti di solidarietà.

E c’è chi, come Susegana e Forlì, deve correre per far fronte ai picchi, ricorrendo sia allo straordinario sia al travaso di addetti dagli altri stabilimenti. Un travaso che Electrolux sta sostenendo non soltanto attraverso le indennità di trasferta, ma anche con incentivi nell’ordine dei 25 mila euro (sommando tutte le voci) per chi accetta, davanti all’alternativa di diventare prima o poi un dipendente in esubero, di traslocare da una regione all’altra. Ma la contraddizione tra gli straordinari, da un lato, e l’abbinata solidarietà-esuberi, dall’altro, resta irrisolta e vede sensibilità diverse anche sul fronte sindacale. Il rafforzamento dei contributi e delle indennità potrebbe però favorire un accordo finale, anche con l’aiuto di un ritocco degli incentivi per lo straordinario.